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Pallanuoto
Pallanuoto, Finale Mondiali 2017: il pubblico della ‘Alfred Hajos’ pronto a spingere l’Ungheria verso la vittoria. La Croazia ha impressionato e può sfatare il tabù-oro…
Ungheria-Croazia: scontro fra Titani in calottina, che vogliono risalire sul gradino più alto del podio iridato. Entrambe imbattute (croati addirittura protagonisti di un impressionante percorso netto di vittorie), la nazionali magiara e balcanica si presentano all’ultimo atto dei Mondiali di pallanuoto maschile 2017 dopo una fase preliminare e due partite ad eliminazione diretta fra loro differenti.
I padroni di casa hanno conquistato il primo posto nel loro girone (B) in maniera alquanto rocambolesca. Il Settebello di Sandro Campagna ne sa qualcosa… Decisivi il pareggio colto con le unghie proprio contro gli Azzurri ed il 13-3 inflitto agli australiani, con la famigerata differenza reti ottenuta nello scontro diretto contro la terza classificata – gli Aussie Sharks, appunto – che ha di fatto cambiato in meglio le sorti dell’Ungheria. Il match contro la Croazia sarebbe stato altrimenti “solo” un quarto di finale, dove i locali hanno trovato e travolto la Russia (14-5)… A seguire, Grecia battuta 7-5 in semifinale, non senza difficoltà.
I Maestri in calottina tornano in finale ai Campionati del Mondo dopo il trionfo di Barcellona 2013, certificando ufficialmente la fine di quell’inevitabile ricambio generazionale (firmato in panchina da Tibor Benedek, mica un pivello qualsiasi…) che ha tenuto gli ungheresi lontani dagli ori ai Giochi Olimpici, ai Mondiali e agli Europei nel triennio 2014-2016.
Nelle due settimane di torneo a Budapest, coloro che si sono messi maggiormente in evidenza fra i beniamini della Alfred Hajos Arena sono stati Marton Vamos, Norbert Hosnyanszky e l’icona Denes Varga, fin qui implacabili in zona-gol. A proposito di Alfred Hajos, anche la spinta del pubblico potrebbe rivelarsi fattore decisivo per il ritorno sul tetto del mondo della mitica Nazionale ungherese di waterpolo…
I magiari dovranno tuttavia ben guardarsi da una Croazia la quale, nel cammino che l’ha condotta sino alla finalissima iridata, ha impressionato: conquista a punteggio pieno del primo posto nel girone D (nulla di trascendentale, a dire il vero…) e, soprattutto, vittorie ai quarti ed in semifinale ai danni di Italia e Serbia. Non proprio le ultime due arrivate nel panorama internazionale della pallanuoto maschile.
La corazzata balcanica è chiamata a sfatare il “tabù-oro iridato”, essendosi fermata all’argento e al bronzo nelle ultime quattro edizioni consecutive dei Mondiali. A Melbourne (2007) l’ultimo trionfo croato. Ma a Budapest, Sandro Sukno e compagni sono parsi in formissima, sia a livello fisico sia mentalmente; in particolare, il 27enne bomber della Pro Recco e l’esperto ex nazionale spagnolo Xavier Garcia Gadea stanno seminando il panico nelle retroguardie avversarie, giocando su livelli altissimi. I due “killer in calottina” al soldo di coach Ivica Tucak hanno fatto piangere anche noi in Ungheria, d’altronde…
Da tenere d’occhio anche i vecchi marpioni delle vasche, Andelo Setka, Maro Jokovic e Luka Loncar, spesso decisivi nei momenti delicati dei match più tirati; se poi Marko Bijac para come fatto contro i “cugini” serbi ieri sera… Che vinca il migliore, come sempre, ma comunque vada sarà un bellissimo ed emozionantissimo scontro fra Titani in calottina.
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: pagina FB ufficiale Marton Vamos