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Pallanuoto, Mondiali 2017: Italia senza ‘Sandri’ in paradiso… Il poker di reti del recchelino Sandro Sukno condanna il Settebello di Sandro Campagna (12-9)

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Sandro Sukno e Xavier Garcia Gadea, con quattro reti a testa, estromettono dal Mondiale di Pallanuoto 2017 il Settebello allenato da Sandro Campagna. Croati sempre avanti nel match, tranne nella piccola parentesi ad inizio terzo tempo (6-5 Italia): il 12-9 finale premia meritatamente i ragazzi di Ivica Tucak parsi più continui e “presenti” fisicamente rispetto agli Azzurri. La squadra di bronzo alle ultime Olimpiadi deve anzitempo salutare la kermesse iridata…

La sintesi del match. Campagna sceglie la garanzia massima tra i pali, gettando dal primo minuto in acqua Stefano Tempesti. Setka ci punisce alla prima occasione in extra-man (espulsione un po’ severa comminata a Niccolò Gitto), Di Fulvio invece non ci riesce; bravo l’estremo difensore croato Bijac. Dopo due minuti e mezzo di gioco, Zeno Bertoli è accusato di commettere un fallo da rigore: bomber Sukno beffa dai 5 metri il celeberrimo compagno di squadra a Recco.

Fortunatamente per il Settebello, Renzuto Iodice dimezza subito lo svantaggio con una bomba dal perimetro, in posizione centrale. Ai meno 3’07” giocata deliziosa del tandem Di Fulvio-Aicardi: assist del pescarese, pallonetto delicato del ligure a scavalcare lentamente Bijac (2-2). Sukno, però, ci ri-castiga subito su doppia superiorità numerica capitalizzata al meglio dalle calottine a scacchi biancorossi che tornano avanti 3-2. Primo time-out per un Campagna semi-tarantolato… Paratona finale di Tempesti su Garcia Gadea sull’ultimo attacco croato del primo tempo.

II quarto. Dopo 2’40” di nulla, capitan Figlioli dipinge un tracciante imprendibile per Bijac. Ma è ancora il killer recchelino Sandro Sukno – infallibile in situazioni di 6vs5 – a superare una selva di braccia italiche protese verso l’alto e Tempesti per il nuovo +1 Croazia poco prima di metà quarto. L’ex nazionale spagnolo Garcia Gadea punisce in controfuga una grave ingenuità azzurra: 5-3.

Appena trenta secondi più tardi, Renzuto Iodice assiste Bodegas che, da centroboa di razza, non si lascia pregare e realizza il 5-4. Italia viva. E quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (forte)… Francesco Di Fulvio trafigge con un siluro il povero portiere balcanico che può solo raccogliere la sfera finitagli alle spalle a velocità supersonica. Cinque pari a metà partita.

Mossa a sorpresa di coach Tucak ad inizio terzo tempo: fuori un frastornato Bijac, dentro il  numero 13 Marcelic. Il nuovo portiere croato subisce immediatamente lo shock della terrificante forza d’urto di Pietro Figlioli: golazo per l’italo-carioca-australiano da distanza siderale. Tuttavia, il “trauma di Marcelic” dura poco, infatti, Garcia Gadea prima e il solito Sukno poi imitano il nostro capitano perforando da lontano l’incolpevole Tempesti. Ad aggravare la posizione azzurra, il terzo gol di fila per il +2 croato con Setka. 8-6 sulla penultima sirena.

Ultima frazione di match all’insegna del nervosismo, del gioco duro e della disperata rimonta italiana… Dopo nemmeno un minuto, infatti, Vukicevic porta i suoi sul primo +3 della serata. Due volte Renzuto Iodice e Aicardi provano a rianimare il Settebello, ma la prodezza balistica di Xavier Garcia Gadea e la “facile” realizzazione di Buslje condannano l’Italia.

L’italo-croato Goran Volarevic in acqua al posto di Sandro Tempesti negli ultimi quattro minuti di gioco: mossa della disperazione da parte di Sandro Campagna, condannato all’eliminazione iridata anche dalla prodigiosa serata del cecchino recchelino Sandro Sukno (poker di reti per lui, così come lo spagnolo di nascita Xavier Garcia Gadea).

Chiusura in solitaria per lo scatenato Garcia Gadea: 12-9, Italia eliminata e super-derby balcanico Serbia-Croazia in semifinale.

IL TABELLINO

Croazia-Italia 12-9 (3-2; 2-3; 3-1; 4-3)

Croazia: Bijac, Macan, Fatovic, Loncar, Jokovic, Buljubasic, Vukicevic 1, Buslje 1, Sukno 4, Krapic, Setka 2, Garcia Gadea 4, Marcelic. Coach: Tucak

Italia: Tempesti, Di Fulvio 1, Gitto, Figlioli 2, Presciutti, Mirarchi, Nora, Fondelli, Renzuto Iodice 3, Bodegas 1, Aicardi 2, Bertoli, Volarevic. Coach: Campagna

Note: nella Croazia in porta Bijac nei primi due tempi e Marcelic dal terzo tempo. Nell’Italia dal primo minuto Tempesti, ultimi quattro per Volarevic. Usciti per limite di falli nel quarto tempo Macan (5’02”) e Bertoli (5’28”). Superiorità numeriche: Italia 6/14 e Croazia 5/11 + un rigore. Spettatori 6000 circa.

ARBITRI: STAVRIDIS (GRE) / SCHWARTZ (ISR)

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: profilo FB Sandro Campagna

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