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Pallanuoto, Mondiali 2017 – Sandro Campagna: “Sta nascendo il Settebello 3.0. A Budapest proveremo a salire sul podio”

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È tutto pronto per i Mondiali di pallanuoto di Budapest, in Ungheria. Il Settebello ripartirà dal quarto posto di due anni fa ma, soprattutto, dal bronzo di Rio 2016. A guidare la Nazionale italiana ci sarà come al solito Sandro Campagna, già membro del leggendario Settebello di Barcellona ’92, e CT azzurro dall’inizio del millennio, con una sola parentesi con la Grecia, tra il 2003 ed il 2008. Il siciliano ha rilasciato una lunga intervista all’Avvenire. Siamo andati molto vicino alla World League. Abbiamo perso solo in finale con la Serbia, la squadra più forte del Mondo. Però abbiamo preso coscienza che il divario è diminuito. Al Mondiale proveremo a salire sul podio. Ma è l’anno post olimpico, quindi bisogna pensare anche ai giovani in vista di Tokyo“.

L’anno prossimo sarà il decimo consecutivo per Campagna sulla panchina dell’Italia.Si può dire che sta nascendo il ‘Settebello 3.0’. Siamo quasi alla terza generazione ormai. I buoni risultati ci fanno pensare che stiamo lavorando bene, in sinergia con tutto il movimento. Io ho imparato da tutti gli allenatori che ho avuto, ma è stato Rudic a completarmi nella cultura della disciplina e della forza mentale per trarre giovamento anche dalle sconfitte. Io combatto la cultura dell’alibi: per questo seleziono giocatori di grande livello umano. Il successo ai Mondiali di Shangai 2011 non sarebbe arrivato senza la delusione di due anni prima a Roma (undicesimo posto, ndr)”.

Il paragone tra la Nazionale di oggi ed il Settebello del 1992 non può mancare. Oggi manca la continuità. È difficile raggiungere certi traguardi ma è ancor più difficile mantenerli nel tempo. Io dico sempre: dell’ultima medaglia non ricordo più nulla, mi interessa la prossima. Per questo stiamo creando un gruppo giovane con qualche veterano a fare da esempio“. Gran parte del successo di questo nuovo corso dipenderà ovviamente dal campionato, oramai dominato da Recco da anni. Campagna ha infatti chiuso parlando del movimento italiano. Certo, ci vorrebbe maggiore competitività. Anche l’Ungheria ci ha superato. Maggiore competitività vorrebbe dire anche maggiore attenzione da parte dei media. È difficile competere con una società potente economicamente come Recco ma le altre società italiane stanno investendo bene sui giovani. Il nostro movimento ha bisogno di una migliore progettazione e visibilità“.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Facebook Sandro Campagna

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