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Scherma, Mondiali 2017: Giappone sugli scudi con Tokyo 2020 all’orizzonte

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Non è arrivata la medaglia d’oro, finita sul collo del russo Dmitry Zherebchenko, ma sicuramente oggi è stata anche la giornata del Giappone. Due atleti sul podio nella prova del fioretto maschile con Toshiya Saito (argento) e Takahiro Shikine (bronzo).

Un risultato sinceramente eccezionale e che cancella la delusione della gara della sciabola femminile di ieri, dove addirittura erano state tre le nipponiche capaci di arrivare ai quarti di finale. Incredibilmente nessuna tra Misaki Emura, Shihomi Fukushima e Norika Tumura è riuscita ad accedere alla semifinale e quindi a mettersi al collo una medaglia.
Un podio che, ieri, è sfuggito nella spada maschile anche a Satoro Uyama, eliminato anche lui nei quarti di finale e non bisogna sottovalutare nemmeno il 15esimo posto di Koki Kano.

Risultati sicuramente molto importanti per il Giappone, che in questo Mondiale si sta affacciando come una realtà sempre più competitiva. Cina e Corea del Sud, restando in Asia, sembrano ancora essere superiori come movimento, ma certamente nel paese del Sol Levante si sta facendo un ottimo lavoro, anche in vista delle prossime Olimpiadi.

Proprio Tokyo 2020 rappresenta il principale obiettivo della scherma giapponese. Questi Mondiali di Lipsia sono solo una base di partenza per una crescita che deve diventare esponenziale nell’arco dei prossimi quattro anni. Il Giappone nell’Olimpiade di casa vorrà sicuramente fare bene e chiudere in ottima posizione nel medagliere complessivo della manifestazione e la scherma è sicuramente uno sport sul quale i giapponesi puntano molto.

Da domani cominciano le prove a squadre e probabilmente il Mondiale super positivo della nazionale giapponese non è ancora terminato. Tra sciabola femminile e fioretto maschile il Giappone può davvero recitare il ruolo di outsider e sorprendere ancora una volta il mondo intero

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Foto Augusto Bizzi per Federscherma

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