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Scherma, Mondiali 2017: il fioretto femminile non delude mai! È finale per l’oro contro gli Stati Uniti. La sciabola maschile lotterà per il bronzo, ma che beffa!

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Passano gli anni, cambiano le interpreti, ma il fioretto femminile rimane una certezza assoluta della scherma italiana. Arianna Errigo, Martina Batini, Alice Volpi e Camilla Mancini si sono qualificate per la finale dei Mondiali 2017. Un percorso “facilitato” per le azzurre, che da teste di serie numero uno sono entrate in tabellone direttamente ai quarti di finale.

Il debutto delle azzurre non è stato semplice, dovendo affrontare il Giappone. Con Arianna Errigo tenuta a riposo, ci ha pensato Camilla Mancini a guidare la squadra. Dopo l’equilibrio dei primi due assalti di Volpi e Batini, infatti, la 23enne romana ha dato il via alla riscossa dell’Italia: nei tre assalti in cui è stata protagonista l’atleta delle Fiamme Gialle ha subito una sola stoccata. Volpi e Batini hanno quindi proseguito sulla scia della compagna chiudendo il match per 45-25. In semifinale, invece, le azzurre hanno affrontato la Germania: anche in questo caso, l’Italia ha allungato sensibilmente nella parte centrale dell’incontro, ancora una volta grazie alla Mancini, davvero in formissima. Nell’ultimo assalto poi, è stato fin troppo facile per Arianna Errigo chiudere e garantire all’Italia l’ennesima medaglia del fioretto femminile a squadre.

L’occasione è ghiotta anche perché a contendere l’oro all’Italia, alle 18.05, non ci sarà la solita Russia che, entrata in tabellone ai quarti, è stata sorpresa in semifinale dagli Stati Uniti. Le americane sono riuscite a tenere testa sin dall’inizio alle più blasonate rivali, girando la contesa in loro favore con Nicole Ross. All’ultimo assalto, infatti, nemmeno Inna Deriglazova è riuscita a recuperare dal 40-44, arrendendosi a Lee Kiefer per il 42-45 finale che ha mandato gli Usa in finale.

È andata male, invece, alla sciabola maschile. Luigi Samele, Enrico Berrè, Luca Curatoli e Dario Cavaliere, quest’ultimo in sostituzione dell’infortunato Aldo Montano, si sono arresi in semifinale all’Ungheria. Dopo un bel percorso, battendo prima il Canada agli ottavi per 45-35 e poi la Francia ai quarti per 45-30, il quartetto azzurro è uscito sconfitto dal confronto con i magiari vicecampioni in carica in maniera più che rocambolesca. L’Italia è stata infatti sempre in vantaggio e nonostante il tentativo di rimonta del fresco campione del Mondo Andras Szatmari, gli azzurri si sono presentati all’ultimo assalto con sei lunghezze di vantaggio (40-34), con Curatoli impegnato contro Aron Szilagyi. Il napoletano ha provato a tenere, arrivando sul 43-40, ma ha dovuto subire il ritorno del bi-campione olimpico, scatenatissimo. Szilagyi prima ha avuto un match point sul 43-44 e poi ha chiuso alla stoccata decisiva. Una sconfitta beffarda, che fa male, anche e soprattutto per come è arrivata, e che costringe l’Italia a lottare per il bronzo contro gli Stati Uniti, sconfitti dalla Corea in semifinale all’ultima stoccata, e giustizieri della Russia campione europea e mondiale in carica ai quarti (45-38).

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Federscherma

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