Scherma, Mondiali 2017: Italia senza limiti, fiorettisti in finale per l’oro! E’ trionfo certo nel medagliere!

Giornata campale per l’Italia ai Mondiali di scherma. La squadra maschile di fioretto si è qualificata per la finale per l’oro, dove affronterà gli Stati Uniti. Si tratterà della nona medaglia per gli azzurri in questa rassegna iridata, con la certezza, qualunque sarà il risultato della finale, della vittoria del medagliere. All’inizio di questa giornata, infatti, la lotta era ristretta a Italia e Russia: entrambe le formazioni sono state eliminate prima della semifinale nella spada femminile, mentre nel fioretto i russi sono caduti in semifinale contro la formazione americana e lotteranno per il bronzo. Questo consentirà all’Italia, quindi, di chiudere il Mondiale in testa nel medagliere: gli ori, al momento, sono tre per parte, ma gli azzurri hanno un argento (la Russia non ne ha nessuno) e soprattutto più medaglie di tutti (9, se la Russia vincerà il bronzo saranno 7).

Il percorso dell’Italia è cominciato con la netta affermazione nei sedicesimi per 45-21 sull’Olanda. Agli ottavi, poi, la sfida con la Gran Bretagna sembrava ben indirizzata quando Giorgio Avola ha subito la rimonta di Kamal Minott: Andrea Cassarà e Daniele Garozzo sono stati però bravi a controllare la situazione negli ultimi due assalti. AI quarti, invece, è stato schierato Alessio Foconi in sostituzione di Avola. La Cina si è dimostrata competitiva solo nel primo assalto, con gli azzurri che hanno via via preso il largo fino al 45-27 finale.

Quindi, la sfida con la Francia. La prima rotazione si è chiusa in equilibrio (15-14), poi Foconi e Garozzo si sono scatenati piazzando, in due assalti, un parziale di 10-2. A due assalti dalla fine il punteggio era 35-24. Cassarà però, abbastanza in ombra in semifinale (ha perso tutti e tre gli assalti), ha dovuto subire la rimonta di Jeremy Cadot riuscendo però a limitare i danni. Ci ha pensato poi Garozzo a chiudere i conti per 45-35 che spedisce l’Italia in finale: gli azzurri avranno l’opportunità di riconfermarsi sul tetto del mondo dopo Mosca 2015.

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Bizzi Federscherma