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Tennis, Wimbledon 2017: Sam Querrey colpisce ancora! Andy Murray eliminato: lo scozzese crolla alla distanza cedendo al quinto set
È ancora una volta Sam Querrey ad estromettere il numero 1 del mondo da Wimbledon. Lo scorso anno toccò a Novak Djokovic, quest’anno invece, è stato lo scozzese Andy Murray la vittima del giocatore americano. Una partita strana, dall’andamento discontinuo: nel secondo parziale il campione in carica del torneo londinese sembrava viaggiare verso una comoda vittoria ma un black-out gli è costato il parziale. Poi, nella parte finale, Murray è letteralmente crollato: non al meglio fisicamente, faticava a muoversi e si è dovuto arrendere. Querrey ne ha ovviamente approfittato, vincendo 3-6 6-4 6-7 6-1 6-1 e volando verso quella che è la sua prima semifinale in uno Slam. Nel posto migliore di tutti, a Wimbledon, dove un americano tra gli ultimi quattro del torneo mancava dal 2009, quando Andy Roddick si spinse fino alla finale. Querrey, venerdì, affronterà il vincente della sfida tra Marin Cilic e Gilles Muller. Un’occasione ghiottissima, chiunque dei due debba affrontare.
La partita, come detto, si era messa bene per Murray: pronti, via e break nel primo turno di battuta di Querrey, a zero. Miglior inizio non poteva esserci, soprattutto contro un avversario la cui arma principale è proprio il servizio. L’americano infatti, ingrana poco dopo alla battuta, ma quel game di ritardo gli costa caro: Murray infatti, è perfetto, non concede nulla e vince il primo set 6-3. Nel secondo parziale c’è quindi più equilibrio. Querrey tiene la sua battuta ed il numero 1 del mondo fa altrettanto. Il settimo gioco però, è famoso per essere decisivo nelle sorti di un set: è ancora una volta il servizio dell’americano l’ago della bilancia, non entrando e permettendo a Murray di entrare nello scambio. Lo scozzese fa il break e si invola verso il 2-0. E invece no! Al britannico si spegne la luce: tanti, troppi errori che rimettono in partita Querrey, il quale non solo trova l’immediato controbreak, ma infila un mini-parziale di tre game consecutivi pareggiando i conti (6-4).
Al terzo set si ricomincia da capo. Murray trova di nuovo il break nel primo game di servizio del proprio avversario. Passato il momento negativo, lo scozzese si rimette sul suo cammino, solido da fondo campo ed in risposta. A dirla tutta, tolto il black-out del secondo set, è la miglior versione di Murray in questo Wimbledon. Quando arriva a servire sul 5-4 quindi, sembra fatto. Niente da fare. Querrey opera il controbreak ma stavolta lo scozzese riesce a “salvarsi” portando il set al tie-break, dominato. Sopra due set a uno il match sembra indirizzato ma qui accade l’impensabile. Murray crolla letteralmente: diventa lento, fatica a muoversi, rendendo quindi i suoi colpi meno incisivi e mostrando parecchie smorfie di dolore.
Querrey gli strappa la battuta per ben tre volte nel quarto set, riequilibrando il parziale in pochi minuti (6-1). Crisi passeggera, dai. Ora Murray raccoglie le energie e piazza l’allungo. Macché. Querrey approfitta del momento del suo rivale, aggredendolo e tenendolo sotto costante pressione. Sul suo servizio poi, è praticamente perfetto. Murray cede la battuta nel secondo e nel quarto game, al termine di un punto strepitoso, con smorzata, controsmorzata e rincorse da un lato all’altro. L’americano perde il primo punto alla battuta del quinto set sul 40-0 del game decisivo. Un dettaglio. Querrey ripete l’impresa di un anno fa, battendo di nuovo il numero 1 e dando così la possibilità di riprendersela proprio a Djokovic: se il serbo dovesse vincere il torneo infatti, ritornerebbe in vetta al ranking mondiale.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Twitter Wimbledon