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Ciclismo
Tour de France 2017: 24” regalati a Chris Froome, cosa è successo a Fabio Aru? Possono costare la vittoria finale?
Dopo la cronometro inaugurale, Fabio Aru non ha più perso tempo da Chris Froome in classifica generale, fatta eccezione per un piccolo abbuono raccolto dal britannico. Per il resto, il sardo ha sempre rosicchiato secondi importantissimi in una corsa chiusa e che fino ad oggi si era giocata sul filo dei secondi.
E i 24” persi oggi dall’avversario diretto, che è tornato in maglia gialla, sono maturati in una frazione sulla carta insidiosa ma non impegnativa, con solamente uno strappo di 1000 metri nel finale di Rodez, facilmente neutralizzabile attaccandolo nelle prime posizioni. Froome si è fatto pilotare negli ultimi 5 chilometri dal fido Michal Kwiatkowski, che lo ha sempre tenuto davanti prendendo aria al suo posto consentendogli di tagliare il traguardo in settima piazza. Aru, invece, è stato totalmente abbandonato dai compagni di squadra e già a 6 dall’arrivo era nelle retrovie nel gruppo.
Sulle prime rampe il gruppetto si è allungato e da dietro il distacco di Aru si è dilatato rispetto ai migliori, e considerando anche tutta la fatica inutile fatta precedentemente per provare senza successo a risalire la china, non è poi riuscito a rimediare sullo strappo finale. Una battuta d’arresto che evidenzia tutte le fragilità dell’Astana, che ha perso due uomini come Fuglsang e Cataldo, mentre gli altri element non sembrano sufficienti per dare manforte ad un corridore di classifica come Aru, tra i favoriti per salire sul gradino più alto del podio a Parigi.
Non si può parlare di un calo fisico: fino a ieri Aru non ha avuto problemi e, anzi, è sempre sembrato tra i più brillanti in salita anche con la vittoria a La Planche des Belles Filles. Già domani Fabio può dimostrare che quello di oggi è stato solo un passo falso, anche se le perdite sono state pesanti: 24 secondi, quando i migliori della classifica sembrano essere praticamente sullo stesso livello, potrebbero costargli la vittoria finale.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: © ASO/Pauline BALLET