Ciclismo

Tour de France 2017: come stanno le squadre dopo la prima settimana? Sky inattaccabile ma senza Thomas, l’Astana…

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Dopo aver riassunto come stanno tutti i vari big in chiave classifica arrivati al primo giorno di riposo del Tour de France 2017, ora andiamo a fare un borsino delle varie squadre.

Chi sale

Team Sky: nonostante la caduta di Geraint Thomas, che si potrà far sentire nelle prossime frazioni, lo squadrone britannico si è dimostrato padrone di questo Tour. Gestisce al meglio tutte le situazioni, nonostante le grandi difficoltà che presenta la corsa a tappe più dura al mondo. Chris Froome è in palla e veste già la maglia gialla: l’obiettivo è portarla fino a Parigi.

Astana: andando a guardare gli uomini di punta, è di gran lunga la migliore. La compagine kazaka si è presentata a questo Tour con la coppia Jakob Fulgsang-Fabio Aru per far classifica e difficilmente si poteva fare meglio: il danese è quinto, il campione italiano addirittura secondo e vicinissimo a Froome. Forse la tattica nella frazione di ieri non ha funzionato alla perfezione, ma a lungo andare avere due carte da sparare può essere davvero vantaggioso.

AG2R: la compagine con più coraggio in queste prime uscite di montagna. Sempre all’attacco, sia in fuga che in gruppo. Sulla discesa del Col du Binche ieri hanno dato spettacolo, poi ci hanno provato con Romain Bardet sul finale. Il capitano è davvero in condizioni eccellenti: è l’anno giusto per provare a fare il colpaccio.

Chi scende

Trek-Segafredo: Alberto Contador la punta, ma anche dei punti di appoggio come Jarlinson Pantano e Bauke Mollema. Ci si aspettava davvero tanto e invece sono venuti a mancare praticamente tutti, a partire dal capitano spagnolo (comunque caduto un paio di volte).

Movistar: la condizione di Nairo Quintana, reduce dal Giro d’Italia, era molto in dubbio. Infatti le conferme sono arrivate anche dalle prime montagne di questo Tour. Il problema però non è l’unico: manca totalmente la squadra in appoggio al fenomeno colombiano, rimasto praticamente solo all’inizio di ogni salita.

ORICA-Scott: ci si aspettava tanto dal team australiano che presentava al via praticamente tutte le sue stelle di montagna, da Roman Kreuziger ad Esteban Chaves, passando per Simon Yates, il migliore dei suoi fino al momento (comunque solo settimo). Parziale delusione.

© ASO/Alex BROADWAY

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