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Tour de France 2017 – Fabio Aru, che forma! Risponde a Froome, attacca in salita e fa sognare l’Italia. La maglia gialla è possibile?

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Al termine delle prime nove tappe del Tour de France 2017 Fabio Aru è secondo in classifica con un ritardo di soli 18” da Chris Froome, maglia gialla. Uno scenario ottimo per il campione italiano, che ora è favoritissimo per agguantare quantomeno il podio. La condizione di forma emersa e la situazione tattica dove lo possono portare?

Non possiamo che partire dal presupposto che fino ad ora il britannico non ha dato segni di cedimento e che sia a La Planche des Belles Filles che sul Mont du Chat, ultima e decisiva ascesa della tappa odierna, si è ben comportato, facendosi sfuggire solo lo stesso Aru nella prima delle due tappe di montagna. Per il resto è sempre stato in pieno controllo: anche oggi, attaccato da più fronti, ha sempre risposto presente, portandosi quasi con facilità sulle ruote di tutti coloro che hanno provato a metterlo in difficoltà.

Pensare di battere questo Froome, anche per l’Aru più forte di sempre, non sarà certo facile. Oggi, dopo 3 salite impegnative in successione, il sardo ha mostrato dei piccoli segnali di cedimento, che però non lo hanno mai portato a perdere più di una manciata di metri dal gruppetto buono, su cui si è sempre riportato. Da qui in avanti avrà altro spazio per attaccare e per consolidare il suo piazzamento tra i top3, magari pensando anche di mettere alle strette il tre volte vincitore del Tour, che pur molto forte non ha mai dato la sensazione di avere una marcia in più.

Tante tappe difficili devono ancora essere affrontate e lì Aru dovrà cercare, se davvero è intenzionato a vincere questo Tour, di dare un discreto distacco all’avversario che poi avrà dalla sua anche la cronometro di Marsiglia. Per quanto riguarda le tappe di montagna, Aru può contare anche sulla presenza di Jakob Fuglsang, che oggi, a differenza della Planche, ha dimostrato di poter stare con i migliori e anche di attaccare.

Per quanto riguarda la seconda posizione e il podio, l’avversario principale è Romain Bardet, ma dopo quanto fatto oggi non può essere sottovalutato Rigoberto Uran, tornato a livelli di eccellenza. Tra i grandi delusi di oggi, invece, Nairo Quintana non può essere escluso dal pronostico, perché pur con le fatiche del Giro nelle gambe potrebbe sempre trovare la giornata giusta per volare in salita, continuando la sua striscia di podi nelle corse di tre settimane. Non sembra poter fare molto Alberto Contador, arrivato con oltre 4′ di distacco e molto meno brillante rispetto a tutti i favoriti della vigilia.

Fabio Aru può vincere il Tour? Certo, ma deve fare ancora un piccolo step prestazionale in avanti e soprattutto mettere in difficoltà Froome dopo averlo isolato dalla squadra, come è successo oggi. E di strada, da qui a Parigi, ne deve ancora passare sotto le ruote dei corridori. 

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: © ASO/Bruno BADE

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