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Ciclismo

Tour de France 2017: Fabio Aru è secondo in classifica! Dove si giocherà il podio nella seconda settimana?

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Dopo 9 giorni di corsa, il Tour de France si ferma per il primo dei due giorni di riposo e noi possiamo concederci i primi bilanci di quanto visto ad ora, provando anche ad interpretare quanto potrebbe succedere da domani a domenica 23 luglio, quando la corsa si concluderà a Parigi.

E il bilancio, per Fabio Aru, è totalmente positivo: una vittoria di tappa, il secondo posto in classifica generale a soli 18” da Chris Froome in maglia gialla e la consapevolezza di avere i favori del pronostico a favore per chiudere sul podio. Suo malgrado, diversi avversari non sembrano al meglio o si sono ritirati, così da rendere meno impervia quella che ad inizio Tour veniva considerata un impresa, ovvero salire sul podio finale dei Campi Elisi.

Per quanto dimostrato fino ad ora, il sardo ha tutte le carte in regola per riuscirci, anche se molto dipenderà dalle reazioni del suo fisico al passare delle tappe. Aver corso poco tra marzo e giugno, forzato anche ai box senza allenamenti dall’infortunio al ginocchio, potrebbe fargli perdere brillantezza a lungo andare, ricalcando la parabola della tappa di ieri in cui sul Mont du Chat, verso la cima, ha perso le ruote del gruppo dei migliori. Forse, in quel momento si è accesa la spia della riserva, un segnale non certo incoraggiante in vista delle prossime frazioni impegnative, con i Pirenei alle porte e un paio di tappe impegnative tra domani e domenica prima del secondo giorno di riposo e poi della terza settimana.In particolare, molto interessante e pericolosa per tutti la dodicesima tappa con il Port du Bales e il Col de Peyresourde prima dell’arrivo del Peyragudes.

Attaccare Froome è possibile? Sì, perché il britannico non sembra imbattibile anche se il fatto di dover fare i conti con avversari alla sua altezza sembra averlo fatto crescere dal punto di vista tattico e della freddezza anche nel gestire i momenti più concitati, come il problema meccanico di ieri per cui, nonostante abbia perso tempo, non ha forzato per rientrare nel gruppo dei migliori. La cronometro di Marsiglia è dalla sua parte e forte di quel bonus da qui alla vetta dell’Izoard, ultima salita di questo Tour, può permettersi di giocare quasi esclusivamente di rimessa senza bisogno di attaccare direttamente Aru e Bardet, che invece dovrebbero infiggergli oltre un minuto per sperare di scavalcarlo nella lotta alla Gialla. In fin dei conti, non è nemmeno tanto ma forte di una squadra completa in ogni situazione di corsa, Froome ha delle difese importanti da penetrare.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: @ASO/Alex BROADWAY

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