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Ciclismo

Tour de France 2017 – Fabio Aru, l’unico capace di attaccare Froome! Quinto posto dorato e senza la bronchite… Tornerà per vincere la Grande Boucle!

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Fabio Aru è stato strepitoso al Tour de France 2017, ci ha fatto emozionare, ha fatto sognare tutta l’Italia e ci ha fatto sperare di poter davvero arrivare in giallo fino a Parigi, come due anni fa era riuscito a Vincenzo Nibali. Il Cavaliere dei Quattro Mori ha incantato nelle prime due settimane e, alla fine dei conti, è stato l’unico capace di attaccare e staccare Chris Froome, Sua Maestà Chris Froome che ha appena vinto la quarta Grande Boucle della propria sontuosa carriera.

A La Planche des Bes Filles ha lasciato sul posto tutti i rivali, conquistando una memorabile vittoria sulla salita che nel 2015 diede il là all’apoteosi dello Squalo. A Peyragudes ha piazzato l’affondo negli ultimi 200 metri, mettendo alle corde proprio il campionissimo britannico e lì ha vestito la maglia gialla, indossata anche il 14 luglio (Festa Nazionale per eccellenza) e tenuta per due giorni, unico uomo al di fuori del Team Sky capace di conquistare il simbolo del primato in questa edizione della corsa a tappe più importante al mondo.

Purtroppo è mancata la condizione fisica nella terza settimana. La bronchite, che ha fatto capolino proprio nella nottata di Peyragudes, è esplosa alla vigilia dei tapponi decisivi: Galibier e Izoard dovevano essere il trampolino per l’attacco finale di Aru e invece si sono trasformati in due muri, superati grazie a un cuore infinito e stringendo i denti. La gamba non era più quella delle migliori ma Fabio è riuscito a limitare i danni e a concludere il Tour de France con una prestigiosa quinta posizione, una top 5 che certifica la dimensione internazionale raggiunta da Aru perché in terra transalpina c’erano davvero tutti i più forti al mondo (eccezione fatta per Vincenzo Nibali e perché no anche Dumoulin vincitore del Giro d’Italia): Froome, Quintana, Porte, Contador, Landa, Bardet, Uran, Martin, Yates.

Fabio Aru ha ulteriormente preso le misure a questa competizione che ogni giorno nasconde insidie, dove non si può lasciare nulla al caso, dove l’imprevisto è dietro l’angolo. Quest’anno ha corso da protagonista, è sempre stato sul pezzo ed è entrato nel cuore dei francesi. Dopo la scoppola dello scorso anno il sardo ha fatto un ulteriore passo in avanti e ha dimostrato che seriamente può competere per il successo finale: sì il nostro Aru può tornare per vincere il Tour de France. Già l’anno prossimo, vedremo con che squadra.

 

(foto © ASO/Pauline BALLET)

 

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