Ciclismo

Tour de France 2017: le pagelle della quinta tappa. Fabio Aru spaventoso, Daniel Martin costante

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La Planche des Belles Filles è ancora una volta tricolore: dopo Vincenzo Nibali nel 2014 il trionfo sulla salita dei Vosgi arriva grazie a Fabio Aru. Cambia molto anche in classifica generale. Andiamo a rivivere la splendida tappa odierna con le pagelle di tutti i protagonisti.

Fabio Aru, voto 10: è lui a prendersi tutti gli applausi nel primo arrivo in salita di questo Tour de France. L’ascesa era perfetta per le caratteristiche del campione italiano ed il sardo, dopo aver gestito i primi due chilometri, ha deciso di sferrare l’attacco decisivo a circa 3 km dall’arrivo. Nessuno lo ha seguito, lui ha proseguito del suo passo ed è andato a prendersi uno splendido successo. Una condizione davvero strepitosa quella del capitano dell’Astana che ha messo subito in chiaro le cose. Lo attendiamo nelle prossime tappe di montagna.

Daniel Martin, voto 8: secondo oggi, l’irlandese sta dimostrando davvero una costanza rilevante in queste prime giornate di Tour. Benissimo a Longwy, ancora meglio a La Planche des Belles Filles dove è il primo degli inseguitori di Fabio Aru. Riuscirà a mantenere questa forma anche per la terza settimana? In tal caso potrebbe davvero stupire tutti e puntare al podio.

Chris Froome, voto 7: mette la sua Sky a dettare il ritmo in salita, non segue Fabio Aru quando scatta e poi parte al contrattacco. Non fa la differenza, anzi, restano tutti a ruota del vincitore uscente. Ci riprova nel tratto finale dove va a prendersi gli abbuoni che valgono la maglia gialla. L’obiettivo è conservarla da qui alla fine del Tour.

Richie Porte, voto 6: dopo la cronometro iniziale arriva un’altra parziale delusione per l’australiano, solo quarto oggi. Mette a tirare tutta la giornata la sua BMC, ma alla fine non realizza nulla. Prova a muoversi dopo lo scatto di Aru, ma rimbalza sulla rampa finale. Non conquista neanche gli abbuoni.

Romain Bardet, voto 6,5: corsa anonima per il migliore dei transalpini che comunque, molto nascosto, riesce a non perdere troppo e stare attaccato ai migliori. Nella terza settimana potrà far male.

Alberto Contador, voto 5,5: non è l’anno del Pistolero. Non saranno i 30” persi oggi a dirlo, ma la condizione del fenomeno spagnolo sembra essere tutt’altro che positiva. Salita che poteva essere adattissima alle caratteristiche dell’iberico.

Nairo Quintana, voto 5,5: difficile decifrare l’andamento di questo Tour per il colombiano. Arriva nella top-10, ma non si è praticamente mai visto davanti. Migliorerà con il passare dei giorni?

Geraint Thomas, voto 5,5: ovviamente fa da gregario per Froome. Non tiene molto il ritmo dei big: comunque non perde troppi secondi e resta secondo in classifica generale, cedendo la maglia al compagno di squadra.

Foto: © ASO/Bruno BADE

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