Ciclismo
Tour de France 2017: Marcel Kittel è tornato imbattibile?
Dopo un 2015 opaco e un 2016 non brillantissimo, Macel Kittel è tornato a dettare legge nel mondo degli sprint: il tedesco con il quinto successo di oggi nelle prime undici tappe del Tour de France sembra una macchina inattaccabile, con il solo Edvald Boasson Hagen che è riuscito ad insidiarlo battuto solamente al fotofinish per 5 millimetri circa.
Per il resto, l’atleta della QuickStep-Floors ha sempre palesato una superiorità netta rispetto al campo partenti, per quanto riguarda gli uomini veloci. Certo, Mark Cavendish e Peter Sagan si sono eliminati da soli, ma il britannico non sembrava nella forma della scorsa stagione (quando aveva fatto poker, surclassando lo stesso Kittel) e lo slovacco non è uno sprinter puro e nelle volate classiche fatica contro atleti come Kittel.
Marcel, dal canto suo, non sembra neanche si debba impegnare troppo: nei chilometri conclusivi non si deve dimenare per trovare la ruota, evitando contatti e problemi. Poi, anche se indietro, apre il gas e sprigiona una potenza inarrivabile per tutti sui pedali, in genere scavalcandoli in agilità, vincendo con margine e trascinando quelli che gli riescono a tenere la scia in seconda-terza posizione.
La facilità con cui sta vincendo lo mette su un piedistallo, inarrivabile: l’unico modo per batterlo sarebbe quello di sfruttare strategia e tattica, magari anticipando o creando un buco davanti al tedesco con il supporto della squadra. Il problema è che nessuno sembra avere le gambe per arrivare lucido nel finale e anche un tentativo di questo genere potrebbe risolversi con una sonora disfatta.
E anche nella lotta alla maglia verde, è inarrivabile: fa punti su punti in volata, mentre negli sprint intermedi si limita a cercare il piazzamento perché nessuno ha la sua costanza sull’arrivo. Di fatto, in volata ha sempre vinto. Mica male, signor Kittel.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: @ASO/Pauline BALLET