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Ciclismo
Tour de France 2017, quattordicesima tappa: Blagnac – Rodez. Finale molto insidioso
Quattordicesima tappa per il Tour de France 2017: dopo due frazioni di montagna pura si torna a respirare leggermente. Non sono assenti le pendenze nei 181.5 chilometri da Blagnac a Rodez, ma sarà davvero difficile vedere grandi distacchi tra i big.
La tappa
Partenza soft: la prima parte di gara non presenta alcun tipo di difficoltà altimetrica ma potrebbe essere lo scenario ideale per un’autentica battaglia ai fini di cercare la fuga. Dai sobborghi di Tolosa il plotone si dirigerà verso nord-est e al chilometro 55 ci sarà il primo traguardo volante a Rabasten. Dall’80esimo chilometro si abbandonerà la pianura per entrare in una zona più mossa che potrebbe creare fatica e acido lattico nelle gambe degli atleti. La prima salita di giornata sarà la Côte du viaduc du Viaur, 2 chilometri e 300 metri al 7% di pendenza media dopo 131 chilometri. Poco dopo si arriverà alla Côte de Centrès, stessa distanza ma una pendenza leggermente superiore. In cima, a circa 35 chilometri dalla conclusione, non ci sarà discesa ma una decina di chilometri in falsopiano ascendente prima di una breve picchiata su Bonnecombe, dove inizierà la terza vera salita di giornata, anche se non è segnalata come Gpm, a 15 dall’arrivo. Tre chilometri e mezzo circa al 5% di pendenza media. Non abbastanza ripida per fare la differenza, ma sufficiente per scremare il gruppo in vista dell‘arrivo, posto sulla Côte de Saint-Pierre. Gli ultimi 570 metri hanno una pendenza del 9,6%: i velocisti puri potrebbero faticare ma gli scattisti e gli sprinter più resistenti potrebbero trovare pane per i loro denti.
I favoriti
Finale da classica, che potrebbe favorire ovviamente gli uomini che rendono al meglio nel periodo delle Ardenne. A partire da Philippe Gilbert, che sul muro finale potrebbe tentare una delle sue sparate. Attesissimo anche il connazionale belga Greg Van Avermaet: il campione olimpico non è apparso in formissima però in queste giornate di Tour. Tra gli uomini di classifica il più adatto a questo finale sembrerebbe Daniel Martin che potrebbe andare a caccia di abbuoni. In casa Italia, oltre all’obiettivo maglia gialla da conservare di Fabio Aru, si punta su Diego Ulissi e Fabio Felline, con qualche possibilità per Sonny Colbrelli.
Foto: Pier Colombo