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Tuffi grandi altezze, World Series 2017: MEMORABILE ALESSANDRO DE ROSE! Storico trionfo a Polignano a Mare!

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Una prima volta splendida, con vista sul Mondiale di Budapest in programma nel prossimo fine settimana. Una prima volta indimenticabile, davanti a sua mamma e ai 50 mila spettatori di casa. Alessandro De Rose, 25 anni, vince la terza tappa delle World Series 2017 dei tuffi dalle grandi altezze a Polignano a Mare (Bari). E’ il suo primo podio in carriera: l’anno scorso fu quarto. E’ il primo, storico trionfo azzurro nel circuito sponsorizzato dalla Red Bull.

Secondo dopo le prime due serie di tuffi disputate ieri, De Rose sale al primo posto con la terza rotazione e suggella il successo con un avvitamento avanti finale da 113.95 punti. Sale sul gradino più alto del podio con 397 punti, davanti agli statunitensi David Colturi (389.20) e Andy Jones (378.55) e con il campione di tutto Gary Hunt solo nono. Il 42enne colombiano Orlando Duque è il nuovo leader della classifica generale a +10 sul britannico, l’azzurro è settimo: alla fine mancano ancora tre tappe. Tra le donne successo e prima piazza sempre più salta per la campionessa uscente Rhiannan Iffland, dall’Australia. Dal 28 al 30 luglio, a Budapest, ci saranno in palio le medaglie del Mondiale Fina.

Non ci sono parole per spiegare questa emozione – dice De Rose appena dopo il tuffo della vittoria dai 27 metri delle scogliere pugliesi, dove per raggiungere la piattaforma bisogna passare dal salotto di una casa privataDedico questa vittoria a tutto il pubblico. Prima dell’ultimo tuffo mi ripetevo ‘stai calmo, tutto andrà bene’ e cercavo la massima concentrazione“. Un ultimo sorriso per darsi la carica e poi giù, tre secondi a 80 chilometri all’ora tra avvitamenti e salti mortali che sembrano non finire più. Ingresso perfetto, voti tra l’8.5 e il 9, il pugno sull’acqua, le lacrime di gioia, l’abbraccio alla mamma e agli avversari/amici, perché tutti i tuffatori dalle grandi altezze sono amici tra loro, si tifano e supportano. Un errore vorrebbe dire un brutto infortunio.

De Rose è l’unico cliff diver italiano ed è tra i più giovani del circuito internazionale. E’ nato a Cosenza e ha iniziato a tuffarsi in piscina con Giovanni Tocci, domenica scorsa bronzo mondiale da 1 metro, con i trampolini costruiti in legno dall’allenatore Gaetano Aceti. Poi a 14 anni, quando è morto suo papà, ha dovuto smettere. Ha ripreso a 17 in un parco acquatico vicino a Roma. Ora vive a Trieste, lo allena la sua fidanzata Nicole Belsasso e lavora anche come cameriere. I tuffi dalle grandi altezze non si possono provare in piscina: De Rose “spezza” gli allenamenti in tre parti oppure valica il confine a va in Austria, nell’Area 47 della valle dell’Ötztal.

Al Mondiale di Kazan 2015 è arrivato 16°, il suo miglior risultato in una gara Fina è il nono posto della Coppa del Mondo 2016. Dopo il trionfo di Polignano a Mare, a Budapest potrà andare all’assalto del podio. Lo spingono la grinta e la voglia di rivincite: tra i suoi 14 tatuaggi ci sono anche due pistole e la scritta “vendetta“. “Dopo la morte di mio padre, la mia famiglia ha avuto grosse difficoltà economiche e la piscina dove andavo mi ha buttato fuori. Mi ha costretto ad abbandonare la mia passione e di fatto, poi, ad emigrare. Gliel’ho giurata. Ora ho smaltito e poi ho vinto io: sto a un Mondiale. Ma le pistole stanno lì. Non si sa mai“, aveva spiegato nel 2015 a La Stampa. 

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: pagina Facebook Red Bull Cliff Diving

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