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Tuffi, Mondiali Budapest 2017: ultima possibilità per Noemi Batki nel team event con Tocci

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Noemi Batki puntava molto sul Mondiale di Budapest: a 29 anni potrebbe essere il suo ultimo grande evento della carriera, per giunta nella città in cui è nata (la mamma-allenatrice Ibolya Nagy è ungherese) e in cui ha vissuto prima di trasferirsi in Italia a tre anni. Finora ha raccolto due undicesimi posti in chiaroscuro: positivo il sincro da 10 metri con l’esordiente 14enne Chiara Pellacani, con la finale raggiunta per soli 18 centesimi, più amaro quello nel sincro misto sempre dalla piattaforma con Maicol Verzotto dopo il bronzo europeo di giugno, l’oro al Grand Prix di Bolzano e il sesto posto a Kazan 2015. Oggi non sarà in gara nell’individuale ma, alle 18.30, andrà all-in con Giovanni Tocci nel team event.

Team event (18.30): due anni fa vinse la Gran Bretagna con Thomas Daley e Rebecca Gallantree, ma è cambiata la coppia. Batki e il neo bronzo da 1 metro Tocci, per l’Italia, possono fare bene. “Abbiamo deciso di fargli fare il team event insieme a Noemi Batki perchè lui sta bene ed è molto competitivo“, ha detto Oscar Bertone alla Federnuoto. All’Europeo di Kiev Vladimir Barbu e Chiara Pellacani si sono classificati quinti nella gara vinta a sorpresa dalla Francia di Matthieu Rosset e Laura Marino, temibili. Le altre coppie, sulla carta, da tenere d’occhio per il podio: ovviamente la Cina (Qiu Bo e Chen Yiwen), poi Germania (Sascha Klein e Tina Punzel), Messico (Rommel Pacheco e la stellina del 1999 Viviana Del Angel Peniche, in bella mostra alle World Series), Russia (Evgenii Kuznetsov e Yulia Timoshinina) e Ucraina (Oleksandr Gorshokovozov e la 2002 Sofiia Lyksun). La formula della gara: tre tuffi (un obbligatorio e due liberi) per l’uomo e tre tuffi (un obbligatorio e due liberi) per la donna, almeno uno per entrambi sia dal trampolino 3 metri che dalla piattaforma 10 metri, eseguendo tutte le rotazioni possibili (avanti, indietro, rovesciato, ritornato, avvitamento e verticale).

10 metri (eliminatoria alle 10, semifinale alle 15.30, finale mercoledì 18 luglio alle 18.30): Ren Qian (oro a Rio 2016) e Si Yajie (argento olimpico) hanno già vinto il sincro e stanno portando la piattaforma femminile verso livelli mostruosi. Qui, come non mai, l’Europa sta vivendo un ricambio generazionale che rischia di non portare alcuna rappresentante del Vecchio Continente in finale: ci proveranno la britannica oro a Kiev Lois Toulson, la francese Laura Marino finalista a Kazan e l’incostante russa Yulia Timoshinina. Ma per il podio sono molto più quotate, in ordine sparso, l’australiana Melissa Wu, la canadese Meaghan Benfeito bronzo olimpico, la giapponese Minami Itahashi, la malesiana Pandelela Pamg bronzo a Londra 2012 e la statunitense Jessica Parratto, senza dimenticare le nordcoreane rivelazione di Kazan 2015, la campionessa uscente Kim Kuk-hyang e la sua connazionale Kim Mi Rae.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: DeepBlueMedia/comunicato Len

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