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Pallavolo
Volley, caso Ivan Zaytsev: risponde la Federazione. “Ricostruzione errata nell’intervista, lo staff medico si è comportato in questo modo”. Il botta e risposta continua…
La FIPAV ha risposto all’intervista che Ivan Zaytsev ha rilasciato ieri a Sky Sport. La Federazione è intervenuta su alcune frasi pronunciate dallo Zar riguardo alla note querelle sulle scarpe che ha portato alla sua esclusione dalla Nazionale. In particolare la risposta riguarda il passaggio sui dolori alle caviglie e sull’operato dello staff medico azzurro. Questo il comunicato stampa (grassetti nostri).
“In merito all’intervista rilasciata dall’atleta Ivan Zaytsev a Sky Sport e andata in onda nella giornata di ieri 25 luglio, la Federazione Italiana Pallavolo, tramite lo staff sanitario della Nazionale Seniores Maschile chiamato in causa durante l’intervista, precisa quanto segue:
-In data 15 luglio, dopo il primo allenamento con le scarpe Mizuno, il giocatore, lamentando dolore al piede dx, è stato visitato da uno dei medici della squadra nazionale seniores maschile, il dott. Diego Gaddi, specialista in ortopedia, che ha riscontrato una dolenza sul decorso del tendine flessore dell’alluce, senza oggettività clinica, suggerendo comunque di applicare un cerotto medicato e effettuare applicazioni di laserterapia antalgica. I provvedimenti terapeutici sono stati eseguiti da uno dei fisioterapisti della squadra nazionale (dott. Sebastiano Cencini). Non sono stati messi in relazione i sintomi riferiti dal giocatore con l’utilizzo delle scarpe.
-In data 16 luglio, il giocatore si è allenato regolarmente con un altro modello di scarpe Mizuno, riferendo alla fine senso di instabilità e dolore retromalleolare interno. Anche in questo caso sono state fatte le prime cure del caso, continuando il programma terapeutico impostato.
–In data 17 luglio, giorno di riposo da allenamenti, si è tenuta una riunione con i rappresentanti di tutte le parti in causa, in cui il fisioterapista dott. Davide Lama, in merito alla problematica denunciata dall’atleta riguardante l’intersuola, ha prospettato alcune soluzioni, in particolare l’utilizzo di un ortesi plantare personalizzata che potesse ottimizzare l’appoggio del piede; questa soluzione non è stata presa in considerazione dal giocatore.
-Sempre in data 17 luglio, in orario serale, il giocatore ha espresso la sua difficoltà e insicurezza anche nel fare la seduta di pesi del giorno dopo con le scarpe Mizuno, chiedendo al medico responsabile del raduno e della nazionale (dott. Benelli), in presenza del dott. Cencini e di alcuni compagni di squadra, di scrivere una certificazione che attestasse l’impossibilità per lui di utilizzare in qualsiasi allenamento (anche quello di preparazione fisica) le scarpe Mizuno perché avrebbero portato a rischi per la sicurezza dell’atleta e a patologie infiammatorie. Il medico ha risposto spiegando che:
-i disagi e le difficoltà descritte non potevano essere messe in relazione con l’utilizzo delle scarpe, dato il periodo veramente breve di utilizzo e l’impossibilità quindi a verificare possibili adattamenti e aggiustamenti come molti giocatori fanno e hanno fatto in queste occasioni.
–non sarebbe stato congruo quindi fare un certificato in cui si indicava l’utilizzo di nuove scarpe per evitare rischi di infortunio, al massimo si poteva scrivere che il giocatore riferiva disagio e senso di insicurezza, ma senza riscontri clinico-funzionali oggettivi.
-Infine, si ribadisce che lo staff medico della squadra nazionale ha effettuato i primi provvedimenti terapeutici (terapia fisioterapica e farmacologica locale) in base alla sintomatologia riferita dal giocatore, senza mai mettere in relazione detta sintomatologia con l’utilizzo delle scarpe Mizuno.