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Volley, la versione di Ivan Zaytsev: ha ragione lui o la Fipav? Il contratto con Adidas, la proposta Mizuno, i dolori alle caviglie: tre indizi fanno una prova ma…

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Ha ragione Ivan Zaytsev o la FIPAV? Dove sta la verità? Dopo l’intervista che lo Zar ha rilasciato a Sky, quelle sono le domande che gli appassionati di volley si stanno facendo riguardo alla querelle sulle scarpe che ha portato all’esclusione del nostro giocatore simbolo dalla Nazionale. Sarà difficile che la cosiddetta “vera verità” salti fuori ma se quanto detto ieri dallo schiacciatore di Perugia corrispondesse al reale (e non ci sono motivi per dubitarlo) allora sarebbero necessarie delle risposte dalla controparte.

Ad esempio si è manifestata una certezza: Ivan Zaytsev non ha obblighi contrattuali con Adidas. Lui può giocare in Nazionale con le Mizuno visto che l’accordo siglato con l’azienda tedesca non lo costringe a indossare in ogni contesto le loro calzature. Questo è un fatto certo visto che il giocatore non può certamente aver mentito su un aspetto facilmente verificabile. Dunque davvero era “soltanto” una questione fisica, un problema proprio con la confortabilità della scarpa che tra l’altro il giocatore aveva già provato mesi fa visto che Mizuno lo aveva contattato per diventare suo sponsor personale e lui ha rifiutato proprio perché non si trovava (altro fatto che può essere facilmente smentito in caso non fosse vero)!

In sostanza durante l’intervista a Sky sono stati specificati i limiti del suo contratto con Adidas ed è stato svelato un precedente contatto con l’azienda nipponica che sponsorizza la Nazionale. Con questa prospettiva la storia cambia davvero e assume differenti contorni: l’unica richiesta dello Zar era dunque quella di avere una scarpa che non gli facesse male. Soprattutto non si capisce poi come nella prima settimana di ritiro andasse bene che utilizzasse le sue calzature personali e poi dopo pochi giorni si è tornati sui propri passi con tanto di convocazione al Coni e poi esclusione dal giro della Nazionale.

Zaytsev ha dichiarato che “per l’Italia darebbe una gamba”, la frase più celebre dell’intervista di ieri e già diventata virale: c’è da credergli, anche perché è anni che lo dimostra e quello che è diventato è per molta parte dovuto ai risultati ottenuti con l’azzurro. La sua voglia di ricostruire è tanta, lui vuole gli Europei ma chiede soltanto una scarpa che non gli crei dolore: anche qui ha ragione visto che sono chiare le foto del giorno di riposo con tanto di fasciature alla caviglia realizzate dallo staff medico della Nazionale.

Tre indizi (contratto Adidas, contatto da parte di Mizuno, problemi fisici documentati) fanno una prova: avrà ragione lui o c’è qualcosa ancora di nascosto? A meno che i problemi non siano altri e quel “nessun compagno, tranne uno, mi ha chiamato” è abbastanza emblematico…

 

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