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Atletica, Diamond League 2017 – Barshim vola a 2.40, Tamberi out a 2.24. L’addio di Mo Farah, Thompson si riscatta sui 100m, tanti duelli post Mondiali

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A Birmingham (Gran Bretagna) si è disputata la dodicesima tappa della Diamond League 2017 di atletica leggera, ultimo atto prima delle finali di Zurigo e Bruxelles. Si tornava in pista a una settimana di distanza dai Mondiali di Londra: tante conferme, grandi duelli, poche prestazioni di livello (solo una) ma lo spettacolo non è mancato.

 

SALTO IN ALTO (maschile) – Il miglior risultato in assoluto arriva grazie a Mutaz Essa Barshim che riesce a superare 2.40m, miglior prestazione mondiale stagionale. Il fresco Campione del Mondo ha dato un saggio del suo talento saltando la misura al primo tentativo dopo aver vinto la gara a 2.33, quota a qui era giunto anche il sempre più sorprendente siriano Majed Ghazal (2.31 alla prima). E dire che il qatarino aveva rischiato l’eliminazione visto che si è lasciato alle spalle 2.31 solo al terzo tentativo. Terzo posto per il britannico Tom Gale (2.24).

Gianmarco Tamberi ha staccato la spina dopo la mancata qualifica alla finale dei Mondiali: quel 2.29 superato alla seconda ha prosciugato le energie di Gimbo che però si è ugualmente presentato per onorare un impegno preso già da diverso tempo. Il marchigiano ha saltato 2.20 alla seconda prova e poi ha commessi tre errori a 2.24 concludendo così al settimo posto.

 

3000 METRI (maschile) – Tutto il pubblico per Mo Farah che oggi correva la sua ultima gara in pista su suolo britannico prima di dedicarsi alla Maratona. Il pluri Campione del Mondo e Olimpico non poteva deludere il pubblico e ha così dettato in legge trionfando in 7:38.64 davanti allo spagnolo Adel Mechaal (7:40.34) e al kenyota Davis Kiplangat (7:40.63). Un buon modo per riscattare la sconfitta patita settimana scorsa sui 5000m ai Mondiali.

 



 

200 METRI (maschile) – Il turco Ramil Guliyev, dopo aver clamorosamente vinto il titolo iridato, ci prende gusto e trionfa nuovamente (20.17) davanti allo statunitense Ameer Webb (20.26) e al canadese Aaron Brown (20.30) mentre il personaggio Isaac Makwala rimane giù dal podio (20.41).

100 METRI (femminile) – Elaine Thompson si è riscattato dopo i deludenti Mondiali. La Campionessa Olimpica ha vinto in 10.93 battendo l’ivoriana Marie-Josée Ta Lour (10.97, ancora argento dopo i due della rassegna iridata) e l’altra giamaicana Laura Levy (11.08). Dafne Schippers, iridata dei 200m, si è piantata e ha concluso soltanto sesta (11.22), ultima Shaunae Miller (11.37 per la Campionessa Olimpica dei 400m).

SALTO TRIPLO (femminile) – Non si è riproposto il duello tra Caterine Ibarguen e Yulimar Rojas perché la Campionessa del Mondo si è eclissata fermandosi a 13.94. Il successo è così andato alla Campionessa Olimpica che ha piazzato il decisivo 14.51 all’ultimo assalto battendo la giamaicana Kimberly Williams (14.44), terza la kazaka Olga Rypakova (14.29).

400 METRI (femminile) – Salwa Eid Naser è sempre più grande e, dopo il secondo posto ai Mondiali, oggi vince in 50.59 lasciandosi alle spalle l’immensa Allyson Felix (50.63) e Courtney Okolo (50.66). La giovane atleta del Bahrain ha sconfitto il meglio degli USA visto che la fresca Campionessa del Mondo Phyllis Francis è solo quarta (51.18).

 

3000 METRI (femminile) – Bella gara vinta dall’olandese Sifan Hassan che firma il primato nazionale e migliora di quattro secondi il record del meeting (8:28.90 per superare 8:33.00 di Sonia O’Sullivan nel 2000). Secondo posto della tedeschina Konstanze Klosterhalfen che ottine il record nazionale (8:29.89), terza la kenyota Margaret Kipkemboi (8:30.11).

GETTO DEL PESO (maschile) – Successo di Tom Walsh che confeziona un ottimo 21.83 e continua a vincere dopo essersi laureato Campione del Mondo. Oggi si sono dovuti inchinare Ryan Crouser (21.55) e Tomas Stanek (21.16).

LANCIO DEL DISCO (femminile) – La croata Sandra Perkovic conferma il pronostico della vigilia e da Campionessa Olimpica e del Mondo si impone lanciando a 67.51 battendo le cubane Denia Caballero (65.24) e Yami Perez (65.11).

 

110 METRI OSTACOLI – Torna a ruggire lo statunitense Aries Merrit. Il primatista mondiale riesce a primeggiare in 13.29 battendo di due centesimi Sergey Shubenkov (13.31) che si deve accontentare ancora del secondo posto dopo l’argento dei Mondiali. Terzo l’altro americano Devon Allen (13.40).

400 METRI OSTACOLI (femminile) – Bel successo della ceca Zuzana Hejnova, due volte Campionessa del Mondo che ha saputo battere al foto finish la Campionessa Olimpica Dalilah Muhammad (54.18 a 54.20). Terza la giamaicana Janieve Russell (54.67).

SALTO CON L’ASTA (femminile) – Katerina Estefanidi ribadisce ancora una volta di essere la migliore astista in circolazione. La Campionessa Olimpica e del Mondo ha ragione delle avversarie superando 4.75 al secondo tentativo e lasciando così al palo la svedese Michaela Meijer (tre nulli). La greca ha poi fatto alzare l’asticella a quota 4.88 (sarebbe stato il record del meeting detenuto dall’icona Elena Isinbaeva) ma non è riuscita nell’impresa. Seconda la britannica Holly Bradshaw (4.61 al primo tentativo, poi tre nullia 4.68), terza la già citata Meijer (4.61 alla seconda, poi ha rinunciato a 4.68 commettendo tre nulli a 4.75). Giù dal podio Sandi Morris e Yarisley Silva.

SALTO IN LUNGO (maschile) – Assente Luvo Manyonga, la gara non decolla e viene vinta dallo statunitense Jarrion Lawson con un discreto 8.19, abile a precede il sudafricano Ruswahl Samaai (8.03) e il connazoinale Michael Hartfiled che ha risalito la classifica grazie all’8.02 finale.

 

800 METRI (maschile) – Ruggito del botswano Nijel Amos, vicecampione olimpico cinque anni fa e che era reduce da una discreta stagione. L’africano si è imposto per distacco con un interessante 1:44.50, lasciandosi così alle spalle i due polacchi Adam Kszczot (1:45.28) e Marcin Lewandowski (1:45.33).

400 METRI (maschile) – Assenti tutti i big delle Olimpiadi, vince il britannico Dwayne Cowan (45.34, personale) battendo lo statunitense Vernon Norwood (45.52) e il connazionale Rabah Yousif (45.58).

1500 METRI (femminile) – Il podio: l’etiope Dawit Seyaum (4:01.36), la kenyota Winny Chebet (4:02.24), la marocchina Rababe Arafi (4:02.95).

800 METRI (femminile) – Gara non valida per la Diamond League e senza tutte le big. Vince l’etiope Habitam Alemu (1:59.60) precedendo la britannica Lynsey Sharp (1:59.97) e la statunitense Charlene Lipsey (2:00.97).

100 METRI (maschile) – Prova con solo atleti britannici al via. Si è imposto Chijindu Ujah (10.08) davanti a James Dasaolu (10.11) e a Zharnel Hughes (10.13) mentre Adam Gemili è stato squalificato per partenza falsa.

LANCIO DEL MARTELLO (maschile) – Soltanto tre atleti al via, tutto facile per il polacco Pawel Fajdek. Il Campione del Mondo ha fatto volare l’attrezzo a 78.51 all’ultimo tentativo distanziando pesantemente il britannico Nick Miller (71.69) e il tedesco Johannes Bichler (70.06).

LANCIO DEL MARTELLO (femminile) – In una gara ristretta a soltanto tre partecipanti, ha primeggiato la polacca Joanna Fiodorow (71.14) che ha respinto gli assalti della britannica Sophie Hitchon (70.96), terza la tedesca Carolin Paesler (65.97).

 

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