Atletica
Atletica, Mondiali 2017 – Addio sogni di gloria: Gianmarco Tamberi eliminato, 2.31 invalicabile per la Finale. Gimbo non firma la magia, Italia spalle al muro
Gianmarco Tamberi non è riuscito a realizzare una magia, non ha tirato fuori il coniglio dal cilindro e ha dovuto dire addio al sogno di Finale ai Mondiali 2017 di atletica leggera. Il Campione d’Europa e del Mondo indoor le ha provate davvero tutte per agguantare l’atto conclusivo del salto in alto ma l’impresa si è rivelata davvero ardua e lontana dalle possibilità attuali dell’azzurro che è tornato da poco in gara dopo il terribile infortunio della passata stagione a Montecarlo.
Gimbo non potrà lottare per la tanto auspicata medaglia ed è stato eliminato al termine di una mattinata complicata in cui più volte è rimasto in gara con fortuna e caparbietà nonostante una tecnica visibilmente non al top della forma. Il marchigiano è stato in difficoltà a lungo, ha cercato di metterci una pezza gettando il cuore oltre l’ostacolo facendo affidamento sul suo agonismo ma la tenacia non è bastata a Londra, nello Stadio in cui cinque anni fa disputò le uniche Olimpiadi della sua carriera.
Il nostro Halfshave doveva superare 2.31, norma di qualifica fissata alla vigilia. A quella quota, infatti, si sono presentati addirittura 17 atleti: per la prima volta nella storia ci si è spinti a tanto per entrare in finale. Purtroppo sono arrivati tre errori netti ma già in precedenza Tamberi era rimasto aggrappato al treno per il rotto della cuffia superando 2.22, 2.26 e 2.29 sempre al secondo tentativo e sempre facendo traballare l’asticella in maniera importante.
C’è tanta delusione ma anche la consapevolezza che sarebbe servito un mezzo miracolo per farcela: recuperare dal crac patito lo scorso anno non è affatto semplice e le sei gare affrontate negli ultimi due mesi non sono bastate per ritrovare la forma dei giorni migliori e per essere davvero competitivo in una rassegna iridata. Quantomeno il primatista nazionale (2.39) ha firmato il proprio stagionale (prima di oggi era fermo a 2.28) ma è davvero una magra consolazione.
Nessuna difficoltà per gli altri big. Il favoritissimo Mutaz Essa Barshim ha fatto percorso netto, l’ucraino Bohdan Bondarenko tiene bene il passo, rispondono presente anche gli attesissimi Danil Lysenko e Mateusz Przybylko (2.31 alla seconda per entrambi), ce la fa anche Tihomir Ivanov mentre l’idolo di casa Robbie Grabarz supera 2.31 all’ultimo assalto. Rivedremo in finale anche lo statunitense McBride, il russo Ivanyuk, il siriano Ghazal, il tedesco Onnen, il messicano Rivera, il britannico Grabarz, il cinese Wang (tutti con 2.29 ma con meno errori di Tamberi, Silva e Protsenko).
L’Italia continua così a piangere lacrime amare in questi Mondiali e ora si aggrappa esclusivamente ad Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi, impegnate domenica mattina nella 20km di marcia: la pugliese (soprattutto) e la brianzola sono le ultime carte da medaglia che ci sono rimaste per non chiudere con un nuovo fragoroso zero. Rimaniamo comunque a secco di finali (stasera ci sarà Marco Lingua, vedremo se entrerà tra i migliori otto) e la classifica a punti recita un pessimo 3 (grazie al sesto posto di Daniele Meucci nella Maratona).