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Atletica, Mondiali 2017 – Chi è Ramil Guliyev? Il successore di Usain Bolt, un bianco vince la velocità dopo 16 anni. Il tatuato azero-turco con le due bandiere

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Se Isaac Makwala è indubbiamente il personaggo dei Mondiali 2017 di atletica leggera a livello morale, tecnicamente la rassegna iridata è stata scossa dal trionfo di Ramil Guliyev sui 200m, un risultato a effetto e sensazionale anche per le conseguenze storiche: succede nell’albo d’oro a Usain Bolt, l’Uomo più veloce della Terra, colui che ha dominato la disciplina quasi per un decennio vincendo quattro Mondiali consecutivi (imbattuto da Berlino 2009) e tre Olimpiadi.

La portata dell’evento è davvero elevatissima come non è passato sottotraccia il fatto che un bianco sia tornato a primeggiare nella velocità dopo addirittura 16 anni dal sussulto del greco Konstantinos Kenteris sui 100m ai Mondiali 2001 (l’ellenico trionfò da Campione Olimpico). Guliyev è un 27enne di origini azere che gareggia però con passaporto turco. Il passaggio è avvenuto nel 2011 e non senza dolore visto che le due Nazioni non trovavano l’accordo ma l’atleta voleva la nuova nazionalità anche per il maggior sostentamento garantito. Ieri ha festeggiato con entrambe le bandiere, un caso più unico che raro, quello del velocista bianco tatuato che succede a Sua Maestà e che vince con un tempo alto (20.09, il secondo più alto della storia dopo il 20.30 di Capel 14 anni fa).




 

Attenzione, però, perché non è il signor nessuno: ha semplicemente saputo approfittare del momento, dell’assenza di Bolt e di Andre De Grasse (vicecampione olimpico out per infortunio), della stanchezza di Wayde Van Niekerk (cercava la mitologica doppietta 200m-400m) e della particolare storia che Isac Makwala ha dovuto affrontare durante questa rassegna iridata.

Guliyev è uno dei tre uomini bianchi capaci di scendere sotto i 10” e da ragazzo vinceva tanto: nel 2009 firmò un superlativo 20.04 alla Universiadi (secondo miglior tempo di un under20 dopo quello di Bolt), poi un secondo posto ai Mondiali allievi, un quinto a quelli juniores e da senior ha disputato 3 finali mondiali e quella olimpica a Rio 2016 vincendo anche l’argento agli Europei lo scorso anno. Non conosciuto ma non il signor nessuno, quest’anno imbattuto sulla distanza (non aveva mai affrontato i big prima d’ora, va detto). Ora tutti parlano di lui.

 

(foto IAAF)

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