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Atletica
Atletica, Mondiali 2017 – Cosa ci aspetta oggi (martedì 8 agosto)? Van Niekerk per abbattere i 43” ed entrare nella leggenda! Lavillenie sogna nell’asta di Kendricks, duello Kemboi-Kipruto
Oggi martedì 8 agosto i Mondiali 2017 di atletica leggera assegneranno cinque titoli. Vediamo cosa ci aspetta allo Stadio Olimpico di Londra.
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400 METRI (maschile):
Dopo i 100m di Usain Bolt questa è indubbiamente la gara più attesa di tutti i Mondiali. Il giro della morte catalizzerà l’attenzione di tutti gli appassionati che vorranno vedere all’opera Wayde Van Niekerk, l’uomo copertina dell’atletica del futuro, quello che mediaticamente potrebbe diventare l’erede di Usain Bolt.
Il sudafricano sta inseguendo una memorabile doppietta 200m-400m e, da Campione Olimpico della tornata di pista, vorrà confermarsi al vertice della sua specialità prediletta. A Rio 2016 volò in un inverosimile 43.03, nettamente record del mondo, e tutti si chiedono se a Londra riuscirà ad abbattere il muro dei 43”, uno dei grandi limiti fisici dell’uomo. Ce la può davvero fare, soprattutto se sarà stimolato dagli avversari, particolarmente agguerriti nonostante la caratura tecnica del grande rivale.
Il botswano Isaac Makwala ha addirittura rinunciato alle batterie dei 200m (dov’è il primatista mondiale stagionale) per presentarsi a puntino questa sera, ha già fatto sudare Van Niekerk nelle ultime uscite prima della rassegna iridata e cercherà di replicarsi, magari al pari del connazionale Baboloki Thebe, davvero molto insidioso. Il bahamense Steven Gardiner ha impressionato in semifinale, scendendo a un eccellente 43.89 (record nazionale): servirà ripetersi per salire sul podio.
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SALTO CON L’ASTA (maschile):
Il grande favorito della vigilia è lo statunitense Sam Kendricks, argento a Rio 2016 e unico capace di toccare quota sei metri in stagione. Non è però imbattibile perché ci sono tanti big in finale nonostante l’assenza del Campione Olimpico Thiago Braz, out per infortunio.
Culla dei sogna il polacco Pawel Wojciechowski, Campione del Mondo 2011 mentre Shawnacy Barber è l’iridato in carica ma nella stagione all’aperto ha davvero fatto fatica dopo aver toccato 5.83 indoor. In realtà ci sarebbe un uomo capace di tirare fuori tutto il suo talento nel momento più importante ma il suo 2017 è stato davvero sottotono: Renaud Lavillenie che insegue quel titolo mai vinto nonostante sia il più grande da dieci anni a questa parte. Il francese deve davvero tirare fuori il coniglio dal cilindro. Il polacco Piotr Lisek può essere considerato un buon outsider al pari del tedesco Raphael Holzdeppe, Campione del Mondo 2013 ma lontano dai suoi giorni migliori.
800 METRI (maschile):
Gara probabilmente senza un padrone annunciato ma il botswano Nijel Amos, che in questo stadio vinse l’argento olimpico cinque anni fa, è tornato prepotentemente in questa stagione e vuole far saltare il banco inseguendo la prima medaglia iridata della sua carriera. Attenzione al kenyota Kipyegon Bett, classe 1998 e Campione deo Mondo U20. L’esperienza del polacco Adam Kszczot potrebbe valere una medaglia, Brandon McBride è una grande incognita, la classe del francese Pierre-Ambroise Bosse può sempre valere una medaglia. In corsia due correrà Mohammed Aman, Campione del Mondo 2013: avrà lo smalto dei giorni migliori?
3000 METRI SIEPI (maschile):
Ezekiel Kemboi si presenta da Campione del Mondo in carica e ha tutte le carte in regola per confermarsi sul trono iridato ma la gara si preannuncia davvero intensa e dura. L’altro kenyota Conselus Kipruto è il Campione Olimpico e a Pechino 2015 perse proprio dal connazionale: ci sarà l’occasione per riscattarsi. Sono sempre gli uomini degli altipiani a essere favoriti e non vorranno farsi sfuggire il titolo ma attenzione allo scatenato statunitense Evan Jager, miglior tempo mondiale stagionale e primo anche in qualifica. L’americano vale una medaglia ma se la dovrà vedere con altri big come il sempre discusso francese Mahiedine Mekhissi, l’accreditato marocchino Soufiane Elbakkali e gli outsider etiopi Tafese Seboka e Getnet Wale.
TIRO DEL GIAVELLOTTO (femminile):
Sulla carta dovrebbe consumarsi l’attesissimo duello generazionale tra Barbora Spotakova e Sara Kolak. La ceca ha vinto il suo unico titolo mondiale dieci anni fa e in questo stadio si è laureata Campionessa Olimpica cinque anni fa, la giovane croata si è messa al collo l’oro di Rio 2016 e in stagione ha sparato un superlativo 68.43 che l’ha fatta entrare nella storia della disciplina.
La slava non è sembrata al top in qualifica (solo 63.24, non ha ottenuto la norma di qualifica) mentre la ceca è sembrata più pimpante (64.32). La misteriosa cinese Huihui Lyu, capace addirittura del record asiatico in qualifica (67.59) può sorprendere tutti. Da non sottovalutare le varie Ratej, Molitori, Liu, Tugsuz, Roberts che possono dire la loro in ottica medaglia.
Dando uno sguardo ai turni eliminatori, invece, potremo gustarci le batterie dei 200m femminili (dove Dafne Schippers vuole confermarsi Campionessa e con al via anche Tori Bowie, fresca Campionessa del Mondo sui 100m). Spazio anche alle qualificazioni del getto del peso femminile e alle semifinali dei 400m ostacoli con le nostre Folorunso e Pedoros ai blocchi di partenza.