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Atletica
Atletica, Mondiali 2017 – Cosa ci aspetta oggi (venerdì 11 agosto)? Schippers per confermarsi Reginetta dei 200m. Finale da Miss nel lungo. Jebet per l’impresa tra le siepi. Inizia l’alto, torna Semenya
Oggi venerdì 11 agosto ai Mondiali 2017 di atletica leggera si assegneranno quattro titoli. Vediamo cosa ci aspetta allo Stadio Olimpico di Londra.
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200 METRI (maschile):
Come sempre lo spettacolo non mancherà e il pronostico non è così scontato. Dafne Schippers si presenta ai blocchi di partenza per difendere lo storico titolo conquistato due anni e per salire ancora sul podio a Londra dopo il bronzo nello sprint puro fa ma la concorrenza è spietata a partire dall’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (seconda sui 100 metri). Shaunae Miller, dopo essersi spenta a 15 metri dal trionfo sui 400m, è attesa da un pronto riscatto ma vedremo se avrà le energie sufficienti.
L’assenza di Tori Bowie ed Elaine Thompson ha indubbiamente tolto del pepe alla gara che cercheranno di mettere le statunitensi Deajah Stevens e Kimberlyn Duncan.
SALTO IN LUNGO (femminile):
Molti l’hanno definita la “Finale delle Miss” considerando che in pedana ci saranno davvero delle bellissime ragazze ma anche i contenuti tecnici saranno altrettanto eccellenti. In qualifica non abbiamo visto le ragazze al top visto che la pedana era bagnata ma questa sera è atteso un grande spettacolo.
La favorita d’obbligo è Tianna Bartoletta, Campionessa Olimpico e Campionessa del Mondo: nel 2015 riconquistò l’oro iridato dopo addirittura dieci anni dalla prima volta e con un intermezzo nella velocità, all’alba delle 32 primavere (spegnerà le candeline il prossimo 30 agosto) la statunitense vuole consacrarsi ulteriormente.
La miglior misura stagionale tra le ragazze partenti è però quella della fenomenale Ivana Spanovic che quest’inverno si è spinta fino a un pazzesco 7.24 in occasione degli Europei indoor. La serba ha conquistato tre bronzi internazionali consecutivi (quello olimpico a Rio 2016 e poi anche agli ultimi due Mondiali), ora è arrivato il momento di fare un deciso salto in avanti.
L’eterna Brittney Reese è la terza contendente al titolo: la Campionessa del Mondo 2009, 2011, 2013 insegue un clamoroso poker che la proietterebbe di diritto tra le grandi dell’atletica leggera e dopo l’argento di Rio 2016 c’è voglia di riscatto. La statunitense in stagione è schizzata a 7.13 (le tre ragazze elencate sono le uniche capaci di andare oltre i 7 metri in stagione) e può piazzare il colpaccio.
La migliore in qualifica è stata la bellissima bionda Darya Klishina, la quarta grande favorita per il podio: riuscirà a entrare le grandi? Attenzione alla nigeriana Blessing Okagbare (ritornata al lungo), all’arcigna britannica Lorraine Ugen, alla tedesca Claudia Salman-Rath.
LANCIO DEL MARTELLO (maschile):
Il favorito d’obbligo è naturalmente Pawel Fajdek, polacco capace di vincere le ultime due edizioni della rassegna iridata. In stagione ha sfondato il muro degli 83 metri e nessuno sembra poterlo fermare se non il connazionale Wojciech Nowicki, quest’anno in grado di superare il muro degli 80 metri e di reallizzare il personale (80.47).
Le stelle della finale sembrano essere davvero inattaccabili, poi potrebbero aprirsi i discorsi per la medaglia di bronzo che è sognata anche dal nostro Marco Lingua, capace di una grande qualifica e di accedere a una finale internazionale per la prima volta in carriera a 39 anni suonati. L’eliminazione di Pars ha aperto indubbiamente le maglie e il tajiko Dilshod Nazarov, argento due anni fa, vuole replicarsi. Temibilissimo il russo Valeiry Pronik (79.32 in stagione), l’ungherese Bence Halsz può provarci fino in fondo, il bielorusso Pavel Bareisha è il grande outsider.
3000 METRI SIEPI (femminile):
Ruth Jebet è la Campionessa Olimpica e detentrice del primato mondiale (8:52.78). La 20enne del Bahrain è un autentico fenomeno anche se in batteria non è sembrata così esplosiva. Magari è tutta una tattica per far calare l’attenzione a Hyving Kiyeng Jepkemoi, la Campionessa del Mondo in carica che vuole difendere la corona: non sarà assolutamente facile.
Il Kenya ha tutte le carte in regola per far saltare il banco vista la presenta di Celliphine Chespol (sotto i 9 minuti in stagione, una delle grandi di sempre della specialità) e Beatrice Chepkoech (9:00.70 in stagione, a un passo dalla leggenda). La corsa all’oro (e probabilmente alle medaglie) sembra essere racchiusa tra questi quattro nomi. Difficile pensare a una reazione dell’Etiopia con Birtukan Fente ed Etenesh Diro, la statunitense Emma Coburn vorrà provarci ma non sarà facile.
Il piatto è davvero ricco e prevede anche le semifinali degli 800m (Caster Semenya in pista da Campionessa Olimpica), le semifinali dei 1500m e dei 100m ostacoli (le americane sono davvero più forti di tutte?). In mattinata le qualificazioni del salto in alto maschile con i vari Barshim e Bondarenko oltre al nostro Gimbo Tamberi, le qualificazioni del disco femminile e le prime cinque prove del decathlon.