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Atletica, Mondiali 2017 – Italia in grande crisi e ai minimi storici: solo 3 punti, 1 finale e 2 personali! Ci si aggrappa a Tamberi e alla marcia

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Mancano soltanto tre giorni al termine dei Mondiali 2017 di atletica leggera ma l’Italia è davvero ai minimi storici. Per il momento abbiamo collezionato: 0 medaglie (ed era prevedibile), soltanto 3 punti (grazie al sesto posto di Daniele Meucci nella Maratona) e 5 semifinali (Filippo Tortu sui 200m, Davide Re sui 400m, José Bencosme sui 400m ostacoli, Yadisleidy Pedroso e Ayomide Folorunso sempre nel giro di pista con barriere). A questo va ad aggiungersi la finale di Marco Lingua nel lancio del martello (in pedana questa sera) ma non sappiamo se riuscirà a portare dei punti alla nostra causa (deve entrare tra i migliori 8 per farcela).

Oggettivamente è davvero troppo poco anche perché, a corollario, va annotato che soltanto due atleti hanno siglato il proprio personale (il già citato Meucci e Ala Zoghlami sui 3000m siepi) e, a parte loro due, solo Ayomide Folorunso è riuscita a firmare il proprio stagionale, cioè l’obiettivo minimo che uno sportivo deve avere quando si presenta a una rassegna iridata, l’evento clou dell’anno dove si deve arrivare al top della forma. Siamo davvero in crisi con tanti azzurri che spesso non sanno spiegarsi le proprie controprestazioni e che spesso si ritengono comunque soddisfatti e contenti per aver partecipato, salvo alcune eccezioni.




 

I numeri, quelli a cui bisognerebbe sempre fare affidamento (soprattutto in questo sport dove cronometro e “misuratori” dettano legge in maniera inconfutabile), testimoniano ulteriormente quanto la nostra atletica leggera stia facendo fatica. Lo si sapeva prima di Londra, per carità, non si scopre l’acqua calda. E non ci si potrà nascondere dietro a qualche assenza (Fabrizio Donato, Andrew Howe, Marcell Jacobs, Filippo Randazzo, Federica Del Buono e chi più ne ha più ne metta, comprese le tante speranze giovani che però spesso sfumano con il passare degli anni) per spiegare certi non risultati. Ai Mondiali 2015 e alle Olimpiadi di Rio 2016 arrivò uno zero totale ma nulla cambiò…

Ora ci si aggrappa a due carte, quelle annunciate già alla vigilia della spedizione. Questa mattina scenderà in pedana Gianmarco Tamberi nelle qualificazioni del salto in alto: il Campione d’Europa e del Mondo indoor è reduce da un lungo infortunio, a lui si chiede il miracolo ma non è detto che ci riesca e avrebbe anche le sue giustificazioni. Poi tutti in strada domenica mattina con Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi, impegnate nella 20km di marcia: la pugliese è favorita per le medaglie, la brianzola può far saltare il banco. Punto e stop, salvo miracoli indicibili del 39enne Marco Lingua e della 4x400m femminile, finalista alle ultime Olimpiadi.

 

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    11 Agosto 2017 at 01:15

    Beh, tanto giustificheranno tutto con le solite scuse. Magari stavolta cercheranno di spostare l’attenzione tirando fuori la storia del medagliere maschile agli europei U20 e, perché no, di qualche medagliere dei concorsi agli europei master cat. over 80 😀

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