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Atletica, Mondiali 2017 – Kevin Mayer, l’erede di Ashton Eaton! Sally Pearson torna Regina dopo 5 anni, Vetter trionfa nel giavellotto

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Serata letteralmente strepitosa ai Mondiali 2017 di atletica leggera. A Londra, Mo Farah battuto sui 5000m, Mariya Kuchina trionfatrice nell’alto con 2.03 ma anche altri tre titoli assegnati prima delle attesissime staffette.

 

100 METRI OSTACOLI:

La Regina è tornata! Cinque anni dopo, nel luogo che l’ha consacrata Campionessa Olimpica e che ora la immortala sul tetto del mondo per la seconda volta in carriera dopo il titolo di Daegu 2011. Sally Pearson ha meritatamente trionfato con una prestazione sbalorditiva, dopo tre ostacoli ha iniziato a macinare, si è divorata le barriere e di slancio ha superato Dawn Harper-Nelson che era partita decisamente meglio. L’australiana di Sydney si è imposta in 12.60 con grande determinazione e un gesto tecnico davvero perfetto, quasi incredula per quanto fatto: si è ripresa dopo due infortuni problematici e dopo due anni in apnea si è ripresa il posto che le spettava. Dopo il traguardo un’esultanza sfrenata che ha scaldato tutto il pubblico.

Si è replicato lo scontro diretto che un lustro fa infiammò la capitale britannica: la statunitense Dawn Harper-Nelson (argento in 12.63), infatti, anche quella volta era stata battuta proprio dalla Pearson dopo che aveva vinto l’oro olimpico a Pechino 2008 ma per lei la maledizione del titolo iridato continua. La 33enne si è lasciata alle spalle la pazzesca Pamela Dutkiewicz (12.72), 25enne tedesca che in inverno era stata terza agli Europei indoor. La statunitense Kendra Harrison, primatista mondiale (12.20 lo scorso anno), è rimasta con un pugno di mosche in mano e ha concluso soltanto al quarto posto (12.74) davanti alla connazionale Christina Manning (12.74).




 

TIRO DEL GIAVELLOTTO (maschile):

Gara da misure medie davvero sbalorditive, non arrivano le bordate assolute viste in stagione ma le prestazioni esibite sono state di assoluto spessore. Un livello medio sensazionale che alla fine ha premiato Johannes Vetter, capace di spedire l’attrezzo a 89.89 metri già al primo tentativo. Il 24enne tedesco, quarto alle Olimpiadi di Rio 2016, era esploso in stagione diventando il secondo performer di tutti i tempi alle spalle soltanto della leggenda Zelezny.

Un ragazzo granitico di 100kg e 2 metri di altezza che oggi si è lasciato alle spalle i cechi Jakub Vadlejch (89.73, personale) e Petr Frydrych (88.32, personale) mentre Thomas Roehler, Campione Olimpico e annunciato rivale del connazionale Vetter, si è dovuto accontentare della quarta piazza nonostante una bordata di 88.26! L’eterno Tero Pitkamaki è quinto (86.94), settimo il trinidegno Keshorn Walcott che qui vinse le Olimpiadi 2012 (84.48), ultimo il Campione del Mondo Julius Yeho (76.29).

 

DECATHLON:

Kevin Mayer succede all’era Ashton Eaton, primatista mondiale che aveva vinto gli ultimi due titoli iridati e olimpici. Il ritiro all’improvviso dello statunitense ha rimescolato le carte e il francese ha saputo approfittarne immediatamente. Il 25enne, vicecampione olimpico e d’Europa, ha dominato agevolmente le due giornate di gara e ha rifilato oltre duecento punti di distacco al secondo classificato.

Un assolo superlativo del ragazzo di Arguentil che ha dilagato nelle ultime tre gare: tra asta, giavellotto e 1500m ha completato l’opera respingendo qualsiasi velleità degli avversari. Kevin Mayer si impone con 8768 punti (miglior prestazione mondiale stagionali) davanti ai tedeschi Rico Freimuth (8564) e Kai Kazmirek (8488), soltanto quinto l’accreditato canadese Damian Warner (8309) preceduto anche dall’estone Janek Oiglane (8371).

 

(foto Kevin Mayer Facebook)

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