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Atletica, Mondiali 2017 – La grande notte di Filippo Tortu: il sogno finale sui 200m, il desiderio personale. Serve l’impresa da campione

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La grande notte di Filippo Tortu è arrivata. Serve ruggire ora, quando davvero conta, quando ce n’è bisogno, quando è importante ottenere il risultato di assoluto prestigio per iniziare davvero a volare. La semifinale sui 200m ai Mondiali 2017 di atletica leggera deve rappresentare un vero e proprio trampolino di lancio per il nostro giovane fenomeno che a soli 19 anni ha un’occasione importante da sfruttare: nel massimo contesto competitivo, tra i massimi interpreti della disciplina (anche se scelte e problemi hanno tolto di torno Usain Bolt, Andre De Grasse e Isaac Makwala), la Freccia Bianca dovrà esaltarsi, scatenarsi, tirare fuori l’anima, sbalordire tutti e rendersi protagonista di una prestazione d’eccellenza.

Sappiamo tutti benissimo che qualificarsi alla Finale del dritto-curva è molto difficile e che bisognerà realizzare un’autentica impresa, probabilmente correndo attorno a 20.10 si possono coltivare delle ambizioni. Non sarà per nulla facile e forse il momento è ancora un po’ prematuro ma Tortu deve sognare a occhi aperti e dimostrarci ancora una volta che è dotato di grande talento, che ha la stoffa del futuro campione, che può gareggiare a testi alta in una rassegna iridata. L’obiettivo principale è uno e uno solo: realizzare il nuovo personale, migliorare quel 20.34 stampato due mesi fa al Golden Gala prima dell’infortunio che lo ha costretto a rivedere la preparazione per arrivare al top a Londra.

 

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Filippo era letteralmente infuriato dopo la brutta batteria corsa l’altro ieri quando si è salvato per il rotto della cuffia e ha passato il turno per un solo piccolo centesimo. Non è piaciuto moltissimo, è sembrato in difficoltà fisica al momento dell’ingresso sul rettilineo, probabilmente la storta al piede non è ancora stata recuperata al meglio ma questa sera ha l’occasione per smentire tutti e brillare ancora una volta.

Il brianzolo di origini sarde sarà impegnato subito nella prima semifinale, partendo dalla terza corsia. Davanti a lui il treno di Akani Simbine, sudafricano che in stagione ha corso 19.95. E’ un ottimo punto di riferimento per cercare l’impresa cioè migliorare il personale e coltivare il sogno della finale (passano i primi due di ogni semifinale e i due migliori tempi). Proprio Simbine sembra essere il migliore del lotto ma la serie è infarcita di stelle come il giamaicano Rasheed Dwyer (un passato da 19.80), il britannico Nethaneel Mitchell-Blake e il solidissimo statunitense Isiah Young oltre al trinidegno Kyle Greaux che è già stato superiore a Tortu in batteria.

 

(foto FIDAL/Colombo)

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