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Atletica, Mondiali 2017 – L’analisi di tutte le gare femminili: favoriti, outsider, sfide. A Londra è lotta per le medaglie!

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SALTO IN ALTO – Una delle gare più attese di tutti i Mondiali. Maria Kuchina-Lasitskene è volata a 2.06m a Losanna e ha cercato addirittura il record del mondo firmato da Steka Kostadinova 30 anni fa (2.09 a Roma). La russa gareggerà da sola e andrà a caccia del secondo titolo iridato consecutivo, davvero senza rivali. Solo lei ha saltato sopra i 2 metri in stagione all’aperto e nessuna sembra poterla contrastare. La Campionessa Olimpica Ruth Beitia è fuori forma, la Campionessa del Mondo indoor Airine Palsyte non sembra avere il passo, Kamila Licwinko e Vashti Cunningham sono in lotta per le medaglie al pari dell’eptathleta Nafissatou Thiam. Alessia Trost si darà una sveglia nel momento più importante?

 

SALTO CON L’ASTA – Ekaterini Stefanidi si presenta a Londra per fare la tripletta. La greca, dopo aver vinto Olimpiadi ed Europei, cerca anche il trionfo iridato, imbattuta in questo 2017 e forte della miglior prestazione mondiale stagionale (4.85 a Roma). Tutto può succedere e le rivali sono tante come ad esempio la cubana Yarisley Silva che dovrà difendere il titolo, Jennifer Suhr che qui vinse le Oimpiadi cinque anni fa, la rivelazione Eliza McCartney e Sandi Morris.




 

SALTO IN LUNGO – Tianna Bartoletta vinse il titolo iridato nel 2015 dopo dieci anni dalla sua prima storica affermazione e ora insegue il tris. La statunitense è la grande favorita di una gara che si preannuncia comunque tirata tra la Campionessa Olimpica, Brittney Reese e Ivana Spanovic. Il podio di Rio 2016 è ancora una spanna sopra le altre e può spartirsi le medaglie ma attenzione alla canadese Christabel Nettey e alla tedesca Claudia Salman-Rath.

 

SALTO TRIPLO – Andrà in scena una delle sfide più appetitose dei Mondiali. Caterina Ibarguen, detentrice del titolo e Campionessa Olimpica in carica, se la dovrà vedere con Yulimar Rojas. Colombia contro Venezuela, 14.86 contro 14.96 in stagione. Sono davvero vicinissime e chissà che non si sfondi il muro dei 15 metri. Il terzo incomodo è la la kazaka Olga Rypakova che qui vinse le Olimpiadi 2012. Nubia Soares, Kimberly Williams e Liadagmis Povea possono dire la loro.

 

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