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Atletica, Mondiali 2017 – Ora l’Italia si aggrappa alla marcia: Palmisano e Giorgi per il miracolo. Finali con il binocolo, personali al minimo

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L’Italia è sempre più ai minimi storici ai Mondiali 2017 di atletica leggera e, dopo l’eliminazione di Gianmarco Tamberi, ha sempre meno frecce al proprio arco. Ormai si aspetta la 20km di marcia femminile, in programma domenica mattina, con Antonella Palmisano ed Eleonora Giorgi che sfideranno la corazzata cinese a caccia di una medaglia ed evitare un nuovo fragoroso zero totale nel medagliere dopo il nulla di Pechino 2015 e delle Olimpiadi di Rio 2016.

Quello che si è raccolto per il momento è davvero pochissimo: il sesto posto di Daniele Meucci nella Maratona (da lui provengono i tre miseri punti che abbiamo in classifica), 5 semifinali (Davide Re sui 400m, Filippo Tortu sui 200m, Ayomide Folorunso, Yadisleidy Pedroso e Josè Bencosme sui 400m ostacoli), appena due personali (Meucci e Ala Zoghlami sui 3000m siepi) e quattro stagionali (i due citati e quelli di Folorunso e di Tamberi). Vedremo stasera se Marco Lingua, impegnato nella finale del lancio del martello (a 39 anni suonati disputa il primo atto conclusivo della carriera dopo i celeberrimi sei nulli alle Olimpiadi 2008 e 2016), riuscirà a entrare tra i migliori otto e regalarci qualche punticino ma la crisi è ormai lampante.




 

Domani avremo in pista soltanto la 4x400m femminile impegnata nelle batterie: dopo la finale di Rio 2016 bisognerà replicarsi ma Libania Grenot non è al top e non sarà così scontato riuscirci. Sembra poi difficile sperare che i ragazzi della marcia raggiungono le posizioni di vertice anche se Michele Antonelli (50km), Marco De Luca (50km) e Giorgio Rubino (20km) potrebbero regalarci qualcosina. Comunque vada questa rassegna iridata è fallimentare e si auspica una profonda revisione del sistema.

 

(foto FIDAL/Colombo)

5 Commenti

1 Commento

  1. alebi

    12 Agosto 2017 at 18:27

    Ale Sandro hai detto tutto te, soprattutto il punto chiave è l’OSTINATA NEGAZIONE di due cose: primo le ovvie/usuali controprestazioni nell’evento più importante dell’anno (che dovrebbe essere l’unica cosa per la quale si allenano gli atleti “professionisti”, mica i CDS o peggio ancora la coppa campioni per club) e secondo l’inconsistenza di questo gruppo di atleti. Si tratta al 99% di stipendiati dallo stato… più di 300 atleti dei quali a stento un decimo riesce a gareggiare nell’evento clou. A ciò aggiungerei un altro tarlo e cioè questo continuo proiettarsi ad un IPOTETICO FUTURO (che non diverrà mai presente). Così ci si lava le mani dei problemi ma allo stesso tempo si riempie di fumo gli occhi di chi ti dovrebbe governare/giudicare: “abbiamo i giovani”, “stiamo lavorando per Marte 3024” ecc ecc…
    Quando si avrà l’onestà intellettuale di fare autocritica (ma quella vera, non le paroline sommesse dette sull’onda della spinta critica della stampa) allora FORSE si potrà cominciare un percorso di rinascita, che tra l’altro necessita di molto tempo, quindi prima si parte e meglio è.

  2. Fabio90

    12 Agosto 2017 at 10:23

    A me non convince l’intero sistema atletica, cosi è difficile costruire qualcosa e, semmai ci si dovesse riuscire, questa federazione rovinerebbe del tutto o quasi l’eventuale grande talento di turno!
    Ascoltare quel Ponchio in tv che, con superiorità spiega i movimenti perfetti che anche campioni dovrebbero avere per fare le cose come si devono, e poi commentare mai in modo negativo nemmeno una cattiva prestazione italiana…è fastidioso.
    Devo correggere nany74,,non è “in ogni sport che non sia il calcio” perchè personalmente sono molto soddisfatto in moltissimi sport..del valore dell’Italia attuale..ad esempio sono stato soddisfattissimo dei mondiali di nuoto…qui c’è un problema ATLETICA ITALIANA…che nessuno vuole e sa risolvere..sebbene sia uno sport ad altissima concorrenza…vedere vincere in questo mondiali tanti europei in gare diverse ( NORVEGESI negli ostacoli TURCHI…olandesi…francesi..non dico polacchi perchè lo accetto per dna….poi grecia..belgio..lituania) mentre noi facciamo totalmente ridere..ed è l’unico sport in cui facciamo ridere..almeno tra i principali

    • Nany74

      13 Agosto 2017 at 17:31

      …in effetti era un’affermazione totalitaria di provocazione. Mi riferivo principalmente al volley (sport che seguo particolarmente da vicino), dove anche a fronte di risultati MOLTO altalenanti, non c’è mai qualcuno che decida di dimettersi di dare una sterzata verso qualcosa di intelligente. Nel nuoto, mi pareva di ricordare anche delle lamentele della Pellegrini, costretta ad andare al allenarsi in giro per l’Italia/Europa perchè qua mancavano le strutture o della Cagnotto che aveva una sola piscina per potersi allenare. Vado a memoria eh, per cui potrebbero essere cavolate quelle che scrivo….queste sono le cose che a me fanno incavolare, magari alla fine vinciamo pure qualcosa e sti rotti in c..o che ti ostacolano sempre, fanno anche una bella figura….

  3. Nany74

    12 Agosto 2017 at 09:25

    Non ci capisco nulla di atletica, per cui conterà poco, ma ho letto con piacere il commento di Ale (piacere in senso “letterario”) e mi pare di capire che i problemi siano più o meno gli stessi in ogni sport che non sia il calcio: gente che si improvvisa a comandare e gestisce il tutto in maniera inadeguata. E’ triste sapere che una persona, per allenarsi, deve richiedere licenze e ferie, arrangiarsi a trovare il luogo ecc ecc…e poi viene chiamato a rappresentare la propria nazione e se magari vince qualcosa, deve pure ingoiare il rospo di vedersi festeggiato da questi bifolchi…..ma possibile che non esista un modo per “ammutinarsi” da queste leghe e federazioni? Mah….

  4. ale sandro

    11 Agosto 2017 at 18:44

    Mi pare di ricordare che anche Folorunso in batteria a Londra abbia fatto lo stagionale avvicinando il personale. Viste le sue migliori prestazioni del 2017 , fatte agli Europei u23 ,vinti, e al mondiale assoluto con la semifinale raggiunta, mi sembra sia stata la miglior azzurra in pista in questa stagione. Se non altro in un anno di magra come questo, francamente senza precedenti per l’atletica italiana “assoluta” (e sfido chiunque a portarmi discorsi contrari perchè si rispediscono al mittente da soli) , un piccolissimo barlume di prospettiva futura ,almeno per un’atleta del settore femminile.
    Io sottolinerei decisamente la situazione dei due migliori fin qui di questo mondiale, e cioè Meucci e Lingua.
    I loro rapporti con la Fidal quest’anno (Meucci), e da diverso tempo (Lingua) ,sono stati tutto tranne che perfetti. In particolare il martellista , militare nel vero senso della parola, con turni di notte e piantonamenti, non era per niente supportato, dovendosi addirittura allenare in una pedana priva di gabbia metallica. Questa stagione , ormai scaricato da Fidal, si è arrangiato da solo , ha chiesto e ottenuto licenze per potersi allenare efficacemente, si è trovato il fantomatico sponsor citato in tv nell’intervista dopo gara, e ha tirato fuori una delle migliori annate della carriera, con molte prestazioni oltre la misura fatta per qualificarsi in finale. Praticamente è tutto l’anno che lancia oltre quella misura.

    Non me la prendo certo a morte con atleti che valgono i risultati che stanno ottenendo. Sparare sulla croce rossa per me non serve proprio a un cazzo. Chi ha guardato i ranking stagionali ha visto che la stragrande maggioranza degli azzurri era fuori dai primi trenta. Logico che qui ci fosse una conferma, non si improvvisa nulla.
    Le parole del Prof. Ponchio (incaricato/consigliere/tecnico…che ruolo ha ancora in Fidal?) però sono allucinanti : non esiste questo atteggiamento di negazione che qualcosa di grave che non vada, non ci sia in realtà perchè “non ci sono controprestazioni”.

    Sono due quadrienni che l’atletica italiana scompare dalle prime 10-15 di medaglieri e classifiche a punti mondiali/olimpici. Ma questo sembra non interessare al CONI, figuriamoci cosa gliene può sbattere ai vertici Fidal. Per cambiare il sistema occorre trovare il modo di metterli in ridicolo, in modo da costringere Giomi a levarsi di torno. Non bastano nemmeno i risultati negativi in un paese come questo dove tutti criticano senza entrare nel merito e quando è il momento non sanno come presentare il conto a chi di dovere.
    Un sistema tra l’altro che si alimenta da solo, o almeno è stato così anche nelle ultime elezioni , dove si poteva dare un segnale ma non lo si è dato.
    Sarei curioso di leggere chi ama davvero questo sport e lo segue con passione magari da decenni cosa ne pensa.
    Per quanto mi riguarda sto rimpiangendo da matti , uno a caso, il periodo 1997-2008 , in fondo nemmeno il migliore, periodo dal quale secondo me sono iniziati i primi disastri gestionali.
    Almeno c’erano comunque validi risultati e l’Italia allora toccava decisamente palla.

    Tutto questo anche per scaramanzia per Lingua, Palmisano , Giorgi, staffettiste e marciatori vari 😀

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