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Atletica, Usain Bolt: “Non sono soddisfatto ma anche Muhammad Ali ha perso l’ultimo combattimento. Squalifica a vita per chi si dopa”

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Giunto all’ultimo atto di una carriera folgorante, spostando molto più in là i confini del possibile per un uomo che corre su una pista di atletica leggera, il giamaicano Usain Bolt si racconta attraverso un’intervista della Gazzetta dello Sport tracciando un bilancio di quel che è stato il suo ultimo Mondiale a Londra (bronzo nei 100 metri), lasciando un messaggio ai giovani ed esprimendo la propria posizione sulla lotta al doping.

Quel giro conclusivo è stato esaltante e triste allo stesso modo – ammette Bolt – L‘energia che arrivava dalla tribuna mi ha travolto, ho trattenuto le lacrime a fatica. Soprattutto quando mi sono fermato alle partenze di 100 e 200. E’ stato il mio modo di salutare e ringraziare tutti”.

Sull’infortunio nella gara di staffetta, il pluricampione olimpico e mondiale rivela: “Faceva freddo, abbiamo tentato in tutti i modi di rimanere caldi, ma ci hanno lasciato all’aperto per 10-15′ già svestiti. Pensavo fosse giunto il nostro momento e invece ci hanno fatto attendere una seconda premiazione. E immagino sia più grave di quel che avverto in queste ore. Ma c’è poco da fare e ormai non è un grave problema…Non ho rimpianti: ho chiarito sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione da dedicare ai tifosi, a tutti coloro che avrebbero voluto vedermi ancora una volta. Senza, negli anni, non avrei fatto quel che ho fatto”.

Il giamaicano, tuttavia, ammette di non essere soddisfatto: “Ovviamente non sono contento dei risultati ma una rassegna andata male non cancella i risultati precedenti. La gente sa quel che valgo e quel che ho ottenuto. Ripeto: anche Muhammad Ali perse l’ultimo combattimento“.

Usain analizza i campionati di Londra: Il Mondiale delle sorprese: ma nulla capita per caso. Pochi avevano predetto certi risultati, la metà dei favoriti non ha mantenuto le promesse. Io compreso. Noi giamaicani abbiamo vinto di meno rispetto al passato ma abbiamo sempre tanti talenti. Vanno coltivati e seguiti al meglio e se avranno voglia di faticare per emergere, torneranno presto al vertice. Per questo il messaggio che voglio lasciare è quello di crederci sempre, lavorare duramente perchè nulla è impossibile“.

A chiosa un pensiero sul doping: Bisogna essere severi: sono favorevole alla squalifica a vita. Io ho dimostrato che si può andar forte senza barare. Il movimento sta risalendo la china, non dobbiamo fermarci”.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: pagina facebook Usain Bolt

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