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Basket, Europei 2017: Italia, debutto delicato contro Israele. La squadra di Ettore Messina misura le sue ambizioni
Tutto è pronto. Dopo una preparazione con diversi incidenti di percorso, l’Italia si presenta a Tel Aviv, dove giocherà la prima fase dell’Europeo 2017. La partita inaugurale non è certo delle più semplici: il primo incontro in una manifestazione del genere è sempre delicato ed insidioso e per gli azzurri i pericoli aumentano perché affronteranno i padroni di casa di Israele. Ad ospitare l’incontro sarà la Yad-Eliyahu Arena, casa del Maccabi, impianto da 10.000 posti che sarà tutto per la squadra di casa. Servirà una grande prestazione per una partita che potrebbe dire già dire molto delle ambizioni dell’Italia all’Europeo.
Israele è una squadra che fa dell’esperienza e del gruppo la sua forza. La stella è Omri Casspi, recentemente passato ai Golden State Warriors, anche se non mancano i soliti veterani come Lior Eliyahu, Yotam Halperin e Guy Pnini. Non è una squadra con tanti centimetri, ma ha lunghi versatili che padroneggiano bene la tecnica ed il tiro da fuori, per cui l’Italia dovrà stare molto attenta in difesa. Molto, però, dipenderà da Casspi, chiamato a prendersi le responsabilità maggiori nei momenti più delicati. Il resto, poi, potrebbe farlo il tifo israeliano, caldissimo.
Una partita particolare sotto diversi aspetti. La formula del torneo non consente errori per cui è importante vincere sin da subito per indirizzare bene il proprio cammino. Perdere vorrebbe dire rincorrere sin dall’inizio della competizione. Gli azzurri si sono presentati a Tel Aviv in cerca di stabilità dopo un’estate turbolenta. Sembravano aver trovato la quadratura del cerchio ma a poche ore dal debutto ecco la notizia dell’infortunio di Davide Pascolo, rispedito a casa e sostituito da Filippo Baldi Rossi. Il gruppo dovrà compattarsi ancora di più e cercare di rimediare all’ennesimo incidente di percorso nell’avvicinamento di questa Italbasket all’Europeo. Le ombre nel corso della preparazione sono state tante: da adesso in poi, però, non si può più sbagliare.
alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: Ciamillo Archivio FIP