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Basket, Europei 2017: le ambizioni dell’Italia. Obiettivo minimo i quarti di finale. Poi in gara secca…

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Torino, 9 luglio 2016. Una ferita che brucia ancora nella mente e nel cuore di allenatore, giocatori e tifosi dell’Italia. Un dispiacere enorme. Gli azzurri venivano sconfitti dalla Croazia nella finale del preolimpico di Torino, dando l’addio definitivo al sogno di giocare la competizione a cinque cerchi di Rio. La nuova avventura dell’Italbasket riparte per forza di cose da lì, e così è stato nel vero senso della parola. Il primo giorno di Training Camp a Folgaria, infatti, Ettore Messina ha chiamato tutti i suoi giocatori a raccolta nella sala video per mostrargli le immagini di quella dolorosa sconfitta. Non solo per soffermarsi sugli errori tecnici da non ripetere, ma anche e soprattutto perché quella delusione rappresenti la motivazione in più per fare bene a questi Europei.

Il sogno è una medaglia, realisticamente mi auguro che la squadra entri fra le prime otto. Lì saranno poi partite secche e può succedere di tutto“. Prima dell’inizio della preparazione Ettore Messina parlava così riguardo alle ambizioni della Nazionale all’imminente Europeo. Da allora, però, tante cose sono cambiate. Innanzitutto, l’Italia ha perso colui che doveva essere la stella, il leader assoluto, Danilo Gallinari. Il giocatore di Graffignana ha deciso infatti di auto-escludersi rifilando un pugno all’olandese Kok nel corso della seconda uscita contro i Paesi Bassi. Un gesto grave, che gli è costato una frattura alla mano e quindi l’addio ai sogni di gloria. Un pugno rifilato soprattutto alle ambizioni di questa Nazionale e all’entusiasmo di tutti i tifosi.

Da allora, infatti, la percezione di questa squadra è cambiata. Ettore Messina ha dovuto praticamente reinventarsi tutto, rifare nuovamente i programmi, rimodellare il gruppo. Il cartello “lavori in corso” ha campeggiato spesso durante la preparazione ed anche sull’aereo per Tel Aviv i tasselli non erano tutti al proprio posto. Il cammino di avvicinamento all’Europeo è stato delicato, con una prima parte abbastanza positiva sgonfiata letteralmente nel momento in cui il livello si è alzato. Le ultime uscite internazionali, infatti, hanno messo a nudo tanti problemi che questa squadra si porta dietro da tempo e sui quali sarà necessario lavorare anche durante il torneo, partita dopo partita. Ma non è finita qui, proprio quando l’Italia sembrava sulla via di trovare la propria dimensione, ecco che l’infortunio di Davide Pascolo ha rimescolato ulteriormente le carte, a poco più di 24 ore dal debutto, costringendo il CT a richiamare Filippo Baldi Rossi.

Quali sono dunque le ambizioni dell’Italia a questo Europeo? Il sogno continua ad essere la medaglia, ma un po’ meno realistico e fattibile rispetto a due mesi fa. Arrivare tra le prime otto, invece, deve essere necessariamente l’obiettivo minimo: certo già agli ottavi l’ostacolo sarà duro (verosimilmente una tra Grecia e Slovenia) ma non ci sono scuse se si vuole tornare stabilmente nell’élite europea. Da lì in poi sarà un terno al lotto: l’Italia può accendersi ed esaltarsi in qualsiasi momento e quando lo fa è capace di tutto, per cui in gara secca ha davvero le carte in regola per giocarsela con tutte. Sarà fondamentale l’atteggiamento, la carica mentale, il non cadere nei soliti errori e perdere fiducia al minimo sbaglio (una costante nelle partite di preparazione). È vietato partire battuti ma occorre giocarsela fino in fondo: farsi battere e non battersi da soli. Se gli avversari saranno più bravi di noi allora tanto di cappello, se invece saremo noi ad essere più bravi….

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Ciamillo Archivio FIP

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