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Basket, Europei 2017: le favorite. Chi può fermare la Spagna dei fratelli Gasol? Serbia e Francia sono pronte a dare battaglia

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Mancano pochi all’inizio degli Europei di basket. Giovedì 31 agosto prenderà il via la rassegna continentale che anche per questa edizione sarà itinerante: prima fase in quattro sedi, Finlandia, Romania, Israele e Turchia, quest’ultima teatro della fase finale, al Sinan Erdem Dome di Istanbul. Saranno ventiquattro le squadre al via: oggi andiamo ad analizzare le favorite.

Su tutte, la Spagna. La Roja è come al solito la favoritissima per Eurobasket per diversi motivi. Innanzitutto, il roster. La squadra spagnola ha tanto, tantissimo talento e per l’occasione potrà contare su entrambi i fratelli Gasol. Pau fu il leader della cavalcata vincente due anni fa ma nel corso degli anni Marc è cresciuto tantissimo, diventando uno dei centri più dominanti in NBA: insieme formeranno una coppia devastante, un rebus insolubile per chiunque se li troverà di fronte. Coach Sergio Scariolo ha dovuto però fare i conti con il terribile infortunio di Sergio Llull in preparazione: una perdita importante che verrà compensata con il talento di Sergio Rodríguez e Ricky Rubio, oltre che l’esperienza di Juan Carlos Navarro. Un gruppo che ha tutto: estro, esperienza e carattere ben miscelati da Scariolo, che ha già condotto questa squadra a tre ori Europei (2009, 2011 e 2015) e due medaglie olimpiche (argento 2012 e bronzo 2016). Una Invencible Armada: ci sarà qualcuno in grado di fermarla?

Le candidate più autorevoli al ruolo sono Serbia e Francia. La squadra guidata da Sasha Djordjevic, argento a Rio lo scorso anno, è come al solito un collettivo preparato e compatto. I serbi dovranno fare leva ancora di più sulla loro unione, viste le tante assenze, che pongono più di un interrogativo sulle sorti di questa squadra: prima Nikola Jokic, Nemanja Bjelica e Miroslav Raduljica, poi, dulcis in fundo, Milos Teodosic. Se è vero che la forza dei serbi è il gruppo, è altrettanto vero che il neo-acquisto dei Los Angeles Clippers era il faro ispiratore dei compagni nei momenti di difficoltà. I dubbi sono stati in ogni caso dissipati – in parte, perché il vero esame sarà quello degli Europei – dal recente Torneo dell’Acropoli: le amichevoli di Atene hanno infatti reso chiaro quale sarà l’arma in più della Serbia rispetto agli scorsi anni, il centro Boban Marjanovic. Il lungo dei Denver Nuggets è dominante al centro dell’area, unendo all’imponente fisico una tecnica da fare invidia a molti giocatori. Un’eventuale sfida con i fratelli Gasol, magari in finale, sarebbe davvero da mettersi comodi e godersi lo spettacolo…

Discorso simile anche per la Francia. È un Europeo con tante stelle assenti (ne sa qualcosa l’Italia…) ed anche i transalpini non sono da meno. Tony Parker aveva salutato la Nazionale dopo Rio (ma è comunque infortunato) e non ci saranno nemmeno Rudy Gobert e Nicolas Batum, ai box con qualche acciacco. Come per la Serbia, però, il talento ed i punti non mancano affatto, come visto a Tolosa contro gli azzurri: Nando De Colo si è consolidato come uno dei giocatori più decisivi in Europa e sarà accompagnato da Evan Fournier e Thomas Heurtel. Sotto canestro c’è la fisicità di Kévin Séraphine ma soprattutto il talento e l’esperienza di Boris Diaw, un’arma davvero versatile, potendo agire da vero e proprio ispiratore di gioco con la sua visione. I francesi, poi, sono abituati alla competizione ad alto livello: nel 2011 vennero battuti in finale, due anni dopo riuscirono vincere mentre nel 2015 chiusero al terzo posto. La squadra di Vincent Collet vorrà certamente proseguire su questa strada.

In seconda fila, poi, Lituania, Croazia e Grecia. Sembrano loro le più accreditate a scalzare il dominio delle tre favorite. I lituani si presentano forti del solito gruppo, oramai consolidato nel corso degli anni, con la stella rappresentata da Jonas Valanciunas. Si rivedrà Donatas Motiejunas, oltre ai soliti Kalnietis, Maciulis, Kuzminskas. Tutti giocatori abituati a dare il massimo con la maglia della propria Nazionale per un gruppo davvero temibile. La Croazia è invece come al solito ricca di talento. Certo, dovrà fare a meno di Ante Tomic e Mario Hezonja, ma rimane comunque un collettivo da non sottovalutare. Lo scontro con la Spagna nella prima fase potrà dirci qualcosa in più su questa squadra. Infine, la Grecia. L’assenza di Giannis Antetokounmpo peserà tantissimo e potrebbe aver ridimensionato le ambizioni greche, perché il giocatore dei Milwaukee Bucks è devastante a livello europeo. Quella ellenica rimane però una squadra comunque solida, forte di una spina dorsale che resiste da tempo, alla quale si sono uniti giocatori giovani e di talento. Nella fase finale, in gara secca, potrebbe battere chiunque.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter FIBA

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