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Basket, Torneo dell’Acropoli 2017: ultimo test per l’Italia prima dell’Europeo. Serbia, Grecia e Georgia per riscattare le brutte prestazioni di Tolosa

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La marcia dell’Italia verso gli Europei di basket prosegue. La squadra di Ettore Messina, dopo il Torneo di Tolosa chiuso tra luci (poche) e ombre (tante), si presenta ad Atene per affrontare il prestigioso Torneo dell’Acropoli. Si tratta della prova generale in vista della rassegna continentale. La tre giorni francese ha messo in luce le solite lacune degli azzurri: il tempo per lavorare non è moltissimo, per cui serve una reazione soprattutto a livello mentale, l’aspetto che più di tutti ha preoccupato. I limiti difensivi ci sono sempre stati e lo sappiamo, ma i cali di intensità sono stati troppo pericolosi. Troppe distrazioni, troppi errori banali. Dopo le buone cose viste nelle prime tre settimane di preparazione i passi indietro sono stati diversi.

Ettore Messina non ha ancora sciolto le sue riserve circa i 12 che comporranno il roster definitivo ma le tre partite di Tolosa hanno dato più di qualche indicazione. O meglio, avevano. Nella serata di ieri Marco Cusin si è riaggregato al gruppo, dopo l’esclusione per via di problemi fisici. Il nuovo pivot dell’Olimpia Milano si allenerà con i compagni ad Atene, dando così allo staff medico azzurro la possibilità di valutarne le condizione per un eventuale reintegro definitivo. Se dovesse star bene allora cambierebbero le gerarchie nel reparto lunghi: finora il centro titolare è stato Riccardo Cervi, con Paul Biligha prima riserva, Nicolò Melli non è mai stato in discussione e per il quarto posto sembrava una lotta tra Filippo Baldi Rossi e Christian Burns, con quest’ultimo passato in vantaggio dopo l’ottima impressione di Tolosa. L’arrivo di Marco Cusin cambia le carte in tavola: se il fisico glielo consentirà allora dovrebbe riprendersi il posto nel quintetto titolare, modificando per forza di cose le valutazioni di Messina. L’altro ballottaggio, invece, riguarda il reparto arretrato: il dubbio, stando alle parole del CT dopo il raduno di Cagliari, riguarda se portare un terzo playmaker oppure una guardia in più. I nomi corrispondono a quelli di Andrea Cinciarini e Amedeo Della Valle. Il primo è stato davvero disastroso nei pochi minuti giocati contro il Montenegro, a differenza del secondo, positivo ed aggressivo in attacco contro il Belgio.

Il Torneo dell’Acropoli diventa quindi ancora più importante. Non sappiamo se il ritorno di Cusin era già nella testa del CT oppure era previsto al momento della sua esclusione. Vista da fuori, però, la situazione ci dice di un’Italia non proprio tranquilla: le cattive prestazioni di Tolosa hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme ed il ritorno del pivot dell’Olimpia potrebbe essere letto in quest’ottica. Messina vuole correre ai ripari e dare un segnale: nessuno è sicuro del posto. Ad Atene gli azzurri alzeranno, se possibile, ancora di più l’asticella: prima la Serbia, che nonostante sia alle prese con più di qualche assenza (ultimo in ordine di tempo Milos Teodosic), rimane un gruppo talentuoso e solido, poi la Grecia, priva della sua stella Giannis Antetokounmpo la cui assenza potrebbe ancor di più compattare un collettivo già unito e rodato, ed infine la Georgia, squadra inserita nel girone degli azzurri ad Eurobasket. Tre test diversi, tutti e tre interessanti per motivi diversi. Una prova generale che per l’Italia sa tanto di ripasso definitivo prima dell’esame finale.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Ciamillo Archivio FIP

 

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