Calcio
Calcio, Giampiero Ventura: “Andiamo a Madrid per vincere. Sono eccitato dalla sfida con la Spagna”
Iniziato oggi il percorso di avvicinamento dell’Italia di Giampiero Ventura ai due match importanti contro Spagna (2 settembre a Madrid alle ore 20.45 su Rai Uno) ed Israele (5 settembre a Reggio Emilia alle ore 20.45 su Rai Uno) validi per le qualificazioni ai Mondiali di calcio in Russia nel 2018 del gruppo G. Gli azzurri in vetta al girone con gli stessi punti delle Furie Rosse (16 punti) sabato calcheranno il mitico rettangolo di gioco del Santiago Bernabeu di Madrid per sfidare alle ore 20.45 gli iberici. Una partita nella quale l’Italia, con una peggiore differenza reti rispetto ai rivali spagnoli (+18 vs +14), ha solo un risultato per puntare al pass diretto ai campionati iridati: la vittoria. Un confronto che, almeno nella conferenza stampa di presentazione della settimana dedicata alle Nazionali, non spaventa il ct azzurro.
“E’ evidente che dobbiamo andare a Madrid per giocarcela e che abbiamo solo un risultato, ovvero vincere – sottolinea Ventura – Se non vinciamo lì da settanta anni un motivo ci sarà, ma non dimentichiamo che c’è anche Israele. Se battiamo la Spagna e non facciamo la stessa cosa con Israele, è come se non avessimo fatto niente. Sono eccitato dalla sfida con la Spagna, mi sarebbe piaciuto avere due risultati su tre a disposizione, ma il fatto che sia solo uno mi dà degli stimoli in più”.
L’allenatore italiano ha poi spiegato le sue scelte all’insegna della continuità senza andare a sconvolgere un impianto di gioco che ha portato l’ex allenatore del Torino ad essere il migliore per media punti ottenuti nelle gare di qualificazione: 2,66 davanti d Arrigo Sacchi (2,41), Ferruccio Valcareggi (2,40) e Marcello Lippi (2,35): “Sono partito, con le convocazioni, da dove avevo lasciato, perché con una sola giornata di campionato non c’è stato il tempo di fare altre valutazioni. Ho chiamato gli stessi giocatori che avevo con me a Udine a giugno per il match con il Liechtenstein, con l’unica differenza di Perin al posto di Scuffet. Ma tra qualche mese potrebbero esserci delle novità”.
“Molti si chiedono perché è stato convocato Spinazzola, perché è stato convocato Bernardeschi, che ha giocato poco, e vale anche per Pellegrini, che ha giocato cinque minuti, e per altri, come Barzagli, che non ha mai giocato – aggiunge il tecnico nostrano – Perché questo protocollo è un po’ figlio del mercato aperto, devi un po’ convivere con certe situazioni. Se un giocatore non gioca durante l’anno, diventa difficile prenderlo in considerazione. Qui stiamo parlando del fatto che abbiamo giocato un mese fa a Udine, poi non c’è stato più niente. Riprendiamo oggi ed è evidente che io devo ripartire da dove avevo finito”.
Scelte, in alcuni reparti, limitate che però non portano la formazione italiana ad essere poco duttile in campo sottolinea Ventura: “E’ evidente che noi abbiamo un modo di stare in campo e che c’è una grande convinzione da parte dei singoli di portare avanti questo tipo di discorso (difesa a 4, ndr). Poi c’è anche il modulo col quale eravamo partiti dalla fine dell’Europeo (difesa a 3, ndr). Siamo in grado di giocare in entrambi i modi e stiamo lavorando per portare avanti entrambe le tematiche, con la possibilità di cambiare a partita in corso”.
Il 69enne di Genova ha poi lodato le prestazioni di Lorenzo Insigne del Napoli, tra le certezze del gruppo italiano, e Marco Verratti, reduce da un inizio poco brillante in Ligue1 con la maglia del PSG: “Insigne sta facendo benissimo, ora è importante sia per il Napoli, sia per la Nazionale. Spero che ce ne siano altri decisivi come lui. Belotti e Immobile insieme in un tridente? E’ difficile perché sono due punte centrali, la logica dice che in Nazionale ognuno deve fare il suo ruolo. Verratti? E’ pronto e voglioso. Nel Psg fa il metodista, la mezzala e il trequartista, a metà campo può fare qualsiasi ruolo, è importante per noi”.
Infine Ventura ha riservato un pensiero all’adozione del VAR che tanto sta facendo discutere in questi giorni: “Quando si inizia qualcosa di nuovo bisogna dare il tempo. Ci sono delle incongruenze, come ad esempio in alcune gare tempi limitati e in altri dilatati. Serve pazienza per sviluppare, io sono concettualmente favorevole, ma penso che sia migliorabile quello che si vede oggi“.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Fonte Libera Figc