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Calcio, Mondiali 2018: Francia favorita? Mbappè, Griezmann, Dembelè, Pogba…Una generazione che spaventa il globo

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Manca poco meno di un anno all’inizio del Mondiale di calcio 2018 in Russia (14 giugno-15 luglio) e nel Vecchio Continente Germania e Spagna sono quelle che più hanno impressionato per gioco e compattezza. I tedeschi di Loew dotati di un serbatoio di talento inesauribile, usciti vittoriosi dalla Confederations Cup e dagli Europei Under21, hanno già fatto capire che per il prossimo appuntamento russo c’è la voglia di confermarsi campioni del mondo. Da par loro le Furie Rosse, reduci da rassegne iridate ed europee al di sotto delle proprie possibilità, vogliono riprendere il filo del discorso interrotto sfruttando i campioni di Real Madrid e Barcellona presenti nella rosa nonché inserire nuove leve in evidenza nel campionato continentale giovanile citato.

Tuttavia pensare che siano solo le due Nazionali ad essere un riferimento per la prossima Coppa del Mondo è un errore. Di fatto, guardando sempre alla nostra cara Europa, la Francia negli ultimi anni ha lanciato qualcosa più che qualche grande calciatore creando una squadra molto forte sia fisicamente che tecnicamente. La finale ad Euro 2016, in casa, certifica le enormi potenzialità del gruppo transalpino ancora in fase di evoluzione. L’atto conclusivo perso contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo non cancella di certo quel che questa compagine potrà ancora esprimere sul rettangolo di gioco.

Analizzando il roster d’Oltralpe i nomi oggetti del desiderio di qualunque squadra sono diversi. Partiamo dal Kylian Mbappé, classe ’96 e trascinatore della selezione dei “Galletti” al Campionato Europeo Under19 nel 2016 sconfiggendo in finale la nostra Italia (4-0). Un giocatore straordinario questo 19enne messosi in luce nel Monaco quest’anno e grazie anche ai suoi gol il club del Principato ha saputo conquistare il titolo francese davanti al Psg e raggiungere le semifinali di Champions League, perdendo contro la Juventus. Nato come esterno offensivo, Mbappè è un attaccante completo abile nel dribbling in velocità, con cambi di ritmo repentini, permettendogli di creare pericoli costanti alle difese avversarie. In più è dotato di un grande fiuto del gol: le 20 marcature stagionali tra Ligue1 e Champions League parlano chiaro. E poi, caratteristica dei campioni, sa leggere in anticipo le giocate dei propri compagni e di conseguenza essere letale quando attacca la profondità. Per tutta questa serie di caratteristiche viene paragonato all’ex attaccante della Francia Thierry Henry. Non è un caso che il 19enne sia sul taccuino dei più forti club europei disposti ad accaparrarselo a qualsiasi cifra.

Rimanendo al settore offensivo la Francia ha un altro giocatore strepitoso ovvero Antoine Griezmann. Soprannominato Le petit diable (il piccolo diavolo) il calciatore attualmente militante nell’Atletico Madrid, nel 2012 inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilato da Don Balón, ha confermato tutto quel che di buono si dice sul suo conto con la maglia dei Colchoneros oltre che con quella della Nazionale. In Spagna, nei suoi tre anni di militanza, ha realizzato 60 reti in 111 incontri deliziando la platea non solo per la sua prolificità ma anche per il modo di disegnare calcio in campo. E’ stato altresì tra i protagonisti dei campionati europei in Francia nel corso dei quali ha conquistato il titolo di capocannoniere assoluto del torneo con 6 gol totali venendo eletto, con merito, miglior giocatore della competizione.



Sempre nell’orbita dell’attacco un altro esponente delle nouvelle vague transalpina è Ousmane Dembélé. Classe ’97 e considerato come uno dei talenti più importanti del panorama mondiale, il ragazzo di Vernon è la tipica ala, con dribbling ubriacante, che ha nella tecnica individuale il suo marchio di fabbrica. Abile con entrambi i piedi, può svariare lungo tutto l’arco dell’attacco a supporto delle punte. Cresciuto nelle giovanili del Rennes, nelle quali si è messo in luce segnando 13 reti in 22 partite disputate, il 12 maggio del 2016 viene ingaggiato dal Borussia Dortmund dove passo dopo passo riesce a ritagliarsi un ruolo sempre più importante finendo per diventare uno degli alfieri più importanti dello scacchiere teutonico. Non è un caso che per il suo modo di giocare il Barcellona sia interessato ad investire su di lui dopo l’addio di Neymar.

Last but not least il centrocampista che a Torino ancora ricordano con affetto, trasferitosi a Manchester, sponda United, per una cifra spaventosa che solo in parte può descrivere il suo talento. Ci riferiamo a Paul Pogba. Senza dubbio, per qualità e forza fisica, sarà lui il leader della Francia al prossimo Mondiale. Visione di gioco, qualità nel tiro da fuori, tempista nei contrasti. Difficile trovare un difetto ad un calciatore che pur faticando ad entrare in simbiosi con i meccanismi dei Red Devils, nell’annata appena trascorsa, ha sempre fatto vedere giocate di pregevolissima fattura e non fini a se stesse.

Ebbene, con questi giocatori, la Francia vuol ripercorrere le orme di Zinedine Zidane e soci (1998 titolo iridato; 2000 titolo europeo) e sarà tra le osservate speciali.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: profilo twitter Uefa

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