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Calcio, Qualificazioni Mondiali 2018: Spagna-Italia è decisiva! Azzurri per evitare lo spauracchio dei play-off

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Spagna-Italia è la partita più importante dell’anno per la nostra Nazionale di calcio. Senza alcun dubbio. Il big match che andrà in scena sabato 2 settembre è infatti determinante per il futuro degli azzurri: espugnare il Santiago Bernabeu di Madrid, infatti, metterebbe una seria ipoteca sulla qualificazione ai Mondiali 2018 (in attesa delle ultime partite sulla carta agevoli contro Albania, Israele e Macedonia) mentre una sconfitta sancirebbe sostanzialmente il secondo posto nel girone e dunque la necessità di passare dai playoff per staccare il pass per la Russia.

Un cammino che diventerebbe dunque ancora più tortuoso per gli uomini di Ventura che, invece, realizzando l’impresa in terra iberica si toglierebbero sostanzialmente un peso e non dovranno aspettare la doppia sfida di novembre, con un avversario che potrebbe rivelarsi insidioso e con il serio rischio di rimanere esclusi dalla rassegna iridata (sarebbe un’autentica catastrofe per l’Italia nel suo sport nazionale, è uno smacco che abbiamo patito soltanto nel 1958).




 

Eppure la partita che ci aspetta è davvero complicata e ricca di insidie. La Spagna non ha mai perso in casa durante le qualificazioni ai Mondiali nella sua storia: è l’unica formazione del Pianeta a esserci riuscita insieme all’Italia e al Brasile. Sono numeri da potenza assoluta e che esprimono ulteriormente le difficoltà che Buffon e compagni incontreranno nello Stadio in cui abbiamo alzato al cielo la Coppa del Mondo nel 1982: di fronte ci troveremo un’autentica corazzata, fortissima in attacco e con dei fuoriclasse in grado di fare la differenza.

Si scende dunque in campo con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Il pareggio, infatti, permetterebbe alla Spagna di rimanere in testa al girone in virtù della migliore differenza reti e pensare che le Furie Rosse perdano dei punti contro Albania, Israele e Liechtenstein è davvero molto difficile. Dunque si decide tutto sabato 2 settembre con l’obiettivo di evitare lo spauracchio dei playoff, con l’obbligo di giocarsi tutto in 180 minuti e con il rischio di dover rinunciare ai Mondiali. Non possiamo permettercelo.

 

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