Canoa Velocità, Mondiali da incorniciare in casa Italia: fiducia verso Tokyo 2020

Decimo posto nel medagliere complessivo, quattordicesimo in quello della Canoa Velocità con due argenti ed un bronzo, quarto in quello della paracanoa con un oro, nono nel ranking per Nazioni: rassegna iridata piena di soddisfazioni quella conclusasi ieri per i colori azzurri a Racice.

Basti pensare che il podio iridato ci sfuggiva dal lontano 2009, quando, a portare a casa l’ultima medaglia fu Josefa Idem. Dopo otto anni di magra, finalmente la zampata azzurra: l’unico neo riguarda il fatto che gli allori azzurri siano arrivati tutti in specialità non olimpiche.

In quelle olimpiche il miglior piazzamento azzurro è il quarto posto di Carlo Tacchini nel C1 1000, mentre hanno un po’ tradito le aspettative della vigilia Daniele Santini e Luca Incollingo, sesti nel C2 1000. In altre quattro specialità olimpiche gli azzurri hanno trovato altrettante Finali B.

Nelle specialità non olimpiche gli azzurri hanno mietuto successi: lo stesso Carlo Tacchini (che ha chiuso al quarto posto anche la gara del C1 5000) ha trovato un bellissimo argento nel C1 500, inchinandosi soltanto al padrone di casa, il ceco Martin Fuksa. Egual discorso per i fratelli Craciun: Sergiu e Nicolae si mettono al collo un gran bel bronzo nel C2 500, trovando la sesta piazza nella distanza più breve.

Nel kayak la spedizione azzurra è stata salvata da Susanna Cicali e Francesca Genzo, argento nel K2 200, specialità non olimpica, battute soltanto dalla coppia magiara che, al contrario, era uscito sconfitto dall’ultimo confronto in Coppa del Mondo. Per sognare Tokyo però bisognerà migliorare sulla distanza olimpica dei 500 metri.

Deve essere ricordato infine l’oro di Esteban Farias nella paracanoa, nella specialità KL1, unico in grado di far risuonare l’Inno di Mameli a Racice, centrando inoltre l’accoppiata Mondiali-Europei.

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Foto: Pagina Facebook Nicolae Craciun

roberto.santangelo@oasport.it