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GLADIATORE INVINCIBILE! Frank Chamizo campione del mondo bis! Spartacus conquista Parigi

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Frank Chamizo scrive una nuova pagina di storia per la lotta libera italiana e si laurea campione del mondo nella categoria dei -70 kg nella rassegna iridata di Parigi, bissando il titolo ottenuto due anni fa a Las Vegas, quando combatteva ancora nei -65 kg. Lo Spartacus azzurro non ha dato scampo agli avversari, palesando una classe infinita che lo rende inavvicinabile ed intoccabile. Un leggendario Gladiatore che ha impresso il suo marchio di invincibile anche nell’arena di quella che un tempo i Romani chiamavano Gallia.

Il cammino di Chamizo era iniziato con un esordio complicatissimo al cospetto dell’uzbeko Ikhtiyor Navruzov, in quella che poteva essere definita una vera e propria finale anticipata. I due lottatori si erano infatti affrontati nell’atto conclusivo della rassegna iridata 2015 nella categoria -65 kg, quando ad imporsi fu il portacolori del Bel Paese. Quest’oggi il copione ha riservato il medesimo esito, con Chamizo sempre in controllo e bravo ad imporsi per 9-5 sul temibile avversario.

Superato lo scoglio più ostico, il tabellone di Chamizo si faceva in discesa, una sorta di formalità verso la finale. A turno venivano spazzati via prima il kirgico Elaman Dogdurbek, poi il kazako Akzhurek Tanatarov, entrambi con un eloquente 12-0. Più combattuta si rivelava la semifinale: in svantaggio per 1-0 dopo una passività, Spartacus cambiava decisamente passo e si imponeva per 5-2 sul turco Yakup Gor. La finalissima si rivelava poi a senso unico: l’azzurro, sfoggiando una superiorità disarmante, tramortiva l’americano James Malcom Green con un nettissimo 8-0, abbracciando meritatamente il tricolore intorno alle sue spalle. Parigi e il mondo intero erano ai suoi piedi.

A soli 25 anni e con una carriera ancora tutta da scrivere, Frank Chamizo è sulla buona strada per venire ricordato come uno dei più grandi sportivi italiani di sempre, nonché come una leggenda del mondo della lotta. Nel suo formidabile palmares figurano già 2 ori iridati (oltre ad un bronzo conquistato nel 2010 con Cuba) e 2 titoli europei, oltre al bronzo olimpico di Rio 2016. Proprio l’avventura brasiliana a cinque cerchi rappresenta una ferita ancora non rimarginata per Chamizo. L’azzurro si sentiva il più forte e l’unico risultato che avrebbe potuto appagarlo sarebbe stato l’oro. Una competizione che fu condizionata in semifinale da scelte arbitrali molto discutibili, oltretutto al cospetto di un avversario, l’azero Toghrul Asgarov, in seguito ‘pizzicato’ per doping.

La sconfitta di Rio ha reso ancora più famelico ed implacabile il Gladiatore azzurro. Nella sua mente l’obiettivo è chiaro: vincere tutto fino a Tokyo 2020. L’inizio di quadriennio, in questo senso, si è rivelato impeccabile: Chamizo non solo non ha minimamente risentito del cambio di categoria (dalla -65 kg alla -70 kg), ma ne è diventato subito l’indiscusso dittatore, presentandosi all’appuntamento di Parigi da numero 1 del ranking mondiale. Da qui a Tokyo ora dovrà compiere un ulteriore sviluppo fisico ed approdare tra i -74 kg: proprio quest’oggi, infatti, la Federazione Internazionale (UWW) ha diramato la lista delle nuove categorie olimpiche e, tra queste, non figura la -70 kg (clicca qui per saperne di più). Appare improbabile, infatti, un ritorno nella -65 kg, peso che lo stesso Chamizo ha ammesso più volte di faticare a mantenere. L’evoluzione fisica, ad ogni modo, non spaventa di certo il fuoriclasse tricolore: nel 2010, infatti, fu bronzo iridato addirittura nei -55 kg.

Per un vincente come Chamizo, l’ennesimo trionfo odierno va inteso come una mera tappa di passaggio verso l’obiettivo più grande. Seppur lontana nel tempo, si scorge già la cima dell’Olimpo all’orizzonte. Là dove vuole approdare Spartacus per sedersi al tavolo degli immortali.

federico.militello@oasport.it

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1 Commento

  1. Gabriele Dente

    27 Agosto 2017 at 00:59

    Ho appena visto in differita gli incontri di Spartacus sul sito della federazione internazionale (tranne quello dei quarti di finale non ancora caricato). La superiorità sugli avversari è stata imbarazzante. Tre incontri vinti prima del limite e una semifinale vinta più nettamente di quanto dica il punteggio: Gor ha praticato una tattica attendista che gli ha fruttato un punto nella prima ripresa per una penalità e poi, sul 5-1 per l’azzurro, ha ottenuto il secondo punto proprio all’ultimo secondo, quando Chamizo ormai aveva mollato. Certamente non è stato un avversario facile ma alla fine l’incontro più difficile è stato proprio quello del primo turno contro Navruzov. In questo stato di forma Chamizo secondo me è nettamente il più forte della categoria. Adesso l’inevitabile passaggio alla categoria 74 kg. lo vedrà confrontarsi con dei veri fuoriclasse con cui probabilmente incontrerà molte più difficoltà. Uno su tutti Jordan Burroughs.

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