Hockey Prato
Hockey prato: la nazionale femminile e una pazza estate. Dal sogno Mondiale alla delusione europea
Dal sogno ad una delusione che però non può far dimenticare un’estate che può considerarsi lo stesso super (anche se altalenante). La nazionale femminile di hockey su prato, guidata da Roberto Carta, ha disputato i due appuntamenti più importanti dell’anno nel giro di due mesi e ha raccolto una storica qualificazione al Mondiale 2018, dovendo però rimandare il pass per l’Europeo di Pool A.
Partiamo dalla World League di Bruxelles: le azzurre hanno fatto partita pari praticamente con tutte le avversarie presenti in Belgio (tralasciando le fenomenali olandesi). Non ha pesato la differenza di ranking ma, soprattutto, di esperienza, visto che alcune delle ragazze tricolori erano addirittura al debutto internazionale. Due settimane davvero strepitose, che hanno portato all’ufficiale qualificazione alla World Cup 2018 di Londra: la prima storica nella storia di questo sport. Un obiettivo che un decennio fa poteva sembrare irraggiungibile, arrivato al termine di un lunghissimo percorso fatto soprattutto di delusioni.
E’ venuta a mancare invece un po’ di grinta nell’appuntamento di agosto a Cardiff. Forse anche un calo di tensione e di condizione fisica, dovuto al risultato arrivato neanche un mese prima. All’Europeo di Pool B in Galles le azzurre si presentavano da favorite, sia per classifica che per risultati: un pareggio all’esordio con la Russia, poi un crescendo negli altri incontri fino allo scontro diretto con la Bielorussia. Nel match che valeva la promozione nella massima serie continentale le azzurre hanno pagato qualche disattenzione e alcuni episodi che hanno pregiudicato un successo che sarebbe valso davvero tantissimo.
Per il futuro però la crescita è costante: l’obiettivo, più volte rivelato, è quello di Tokyo 2020.
gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Rita Puglisi