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Judo, Mondiali 2017: Matteo Marconcini cede in finale, ma è splendido ARGENTO

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Arriva la medaglia per il clan azzurro alla László Papp Arena di Budapest, dove sono in corso di svolgimento i Campionati Mondiali di judo 2017: a firmarla è il toscano Matteo Marconcini, che dopo il quinto posto olimpico dello scorso anno ha conquistato a ventotto anni il risultato migliore della sua carriera. Certo, una volta in finale l’obiettivo era quello di vincere il titolo, ma oggi il tedesco Alexander Wieczerzak era in giornata di grazia: il ventiseienne vantava già un bronzo europeo vinto due anni fa, ma nel frattempo era scivolato oltre la centesima posizione del ranking mondiale. Oggi, però, il teutonico ha fatto capire subito di vole fare sul serio, eliminando il plurimedagliato canadese Antoine Valois-Fortier, il russo Alan Khubetsov, numero uno del seeding e l’ungherese László Csoknyai, tutti atleti decisamente più quotati, infliggendo poi un waza-ari al russo Khasan Khalmurzaev, campione olimpico in carica, in semifinale. L’azione decisiva della finale si è svolta su uno strangolamento, contro il quale Marconcini non ha potuto nulla se non chiedere la fine dell’incontro battendo la mano. Per l’Italia si tratta comunque di un risultato importantissimo, che spezza il digiuno di medaglie mondiali otto anni dopo il bronzo di Elio Verde.

L’azzurro aveva iniziato il proprio percorso al secondo turno il veterano montenegrino Srđan Mrvaljević, finalista mondiale nel 2011, in un match che è apparso a lungo tattico. Quando oramai Mrvaljević pensava di andare al golden score, l’aretino, penalizzato due volte per falso attacco, ha chiuso la pratica con un waza-ari a quattro secondi dalla fine.

Ai sedicesimi di finale, l’aretino ha combattuto con il ventottenne belga Joachim Bottieau, che aveva a sua volta superato con un waza-ari al golden score l’australiano Anthony Kouros. I due si erano già affrontati a questo stesso stadio della competizione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, con Marconcini che ebbe la meglio. Sul tatami magiaro, i due judoka sono andati al golden score, con Marconcini che ha dato vita ad un lungo lavoro in fase di ne-waza: dopo aver sfiorato la vittoria per osaekomi in un paio d’occasioni, l’azzurro ha costretto il rivale alla resa con una leva al gomito.

Agli ottavi di finale, Marconcini ha trovato sulla sua strada il padrone di casa ungherese Attila Ungvári, che aveva sconfitto con un waza-ari all’ultimo secondo lo statunitense Jack Hatton. Numero tre del tabellone, il ventottenne magiaro vanta un bronzo europeo vinto nel 2010 ed aveva vinto entrambi i precedenti con il toscano. Il toscano è stato però bravissimo a sorprendere l’idolo locale con un waza-ari inziale, costringendo l’avversario ad attaccare. In questo modo, Marconcini ha colto l’occasione per mettere a segno un secondo waza-ari, e chiudere di fatto l’incontro.

Qualificato per i quarti di finale, Marconcini ha combattuto contro il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, che aveva sconfitto con uno shido al golden score il bulgaro Ivaylo Ivanov. Il ventinovenne, due volte medagliato asiatico, non aveva mai affrontato l’azzurro in passato. Marconcini non si è però lasciato impressionare, mettendo a segno un waza-ari a metà incontro, e poi chiudendo la pratica con uno spettacolare ippon.

L’azzurro si era così assicurato di disputare la semifinale contro il venticinquenne iraniano Saeid Mollaei, vincitore per ippon l’olandese Frank de Wit e testa di serie numero sette. Dopo un’intera giornata che lo ha visto proiettare gli avversari con grande disinvoltura, Marconcini ha fatto lo stesso con Mollaei, atleta mai sfidato in precedenza, imponendosi per waza-ari.

Mollaei avrebbe poi conquistato la medaglia di bronzo mettendo a segno un ippon all’ungherese László Csoknyai, per la delusione del pubblico locale, riportando l’Iran su un podio mondiale dieci anni dopo l’ultima volta.  Il russo campione olimpico Khasan Khalmurzaev ha conquistato l’altro bronzo battendo per due waza-ari ad uno il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, dopo essere inizialmente stato in svantaggio.

Non è andata bene, invece, l’avventura iridata di Antonio Esposito: il napoletano ha subito due waza-ari da parte di Anri Egutidze, ventunenne portoghese di origine georgiana già finalista agli Europei junior.

-81 kg
1. WIECZERZAK, Alexander (GER)
2. MARCONCINI, Matteo (ITA)
3. KHALMURZAEV, Khasan (RUS)
3. MOLLAEI, Saeid (IRI)
5. CSOKNYAI, Laszlo (HUN)
5. OTGONBAATAR, Uuganbaatar (MGL)
7. BOBONOV, Davlat (UZB)
7. DE WIT, Frank (NED)

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Fijlkam

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