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Karate, Sara Cardin: “Il nostro sport alle Olimpiadi di Tokyo 2020 è una cosa incredibile. La qualificazione sarà molto dura”

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Tra le atlete più forte del panorama del Karate a livello nazionale ed internazionale, Sara Cardin, iridata nel 2014 e bronzo agli ultimi World Games, si è raccontata in un’intervista della Gazzetta dello Sport parlando dei suoi inizi e di come una bambina abbia potuto appassionarsi ad uno sport così difficile e lontano dai canoni femminili.

Non ero la classica bambina da bambole e fiocchetti rosa – ammette la pluricampionessa trevigiana –  Con il nonno guardavamo i film di Bruce Lee e Karate Kid: lui mi costruì persino un sacco blu con le lenzuola vecchie di nonna e me lo appese a un albero dove passavo le ore cercando di imitare quello che vedevo nei film. Mia madre, al contrario, mi iscrisse a danza e ginnastica, ma durai solo qualche mese, il nonno poi la convinse ad iscrivermi a karate in una palestra vicina a casa nostra: la palestra di Ponte di Piave. E quella rimase per tutta la vita”.

Karate sport complicato ma una palestra di vita importante utile per la crescita di una persona. E’ questa l’idea dell’azzurra relativamente alla pratica di questa disciplina: Mi ha insegnato valori come il rispetto verso gli altri e verso se stessi, ma anche autostima, serenità d’animo e di conseguenza capacità di controllo. Sono sempre stata un’impaziente, ma ho imparato a crearmi un obiettivo avendo la costanza di percorrere la strada per raggiungerlo”. 



La Cardin poi ricorda il suo fantastico 2014: il titolo continentale a Montpellier (Francia), quello iridato a Brema (Germania), il matrimonio e il passaggio al professionismo con l’entrata nel Centro Sportivo Olimpico Esercito: “E’ stato un anno magico: la cosa che mi ricordo di più é la calma, stavo raccogliendo ciò che avevo seminato da una vita. L’arruolamento nell’Esercito é stato un momento di grande svolta: mi sento come in una grande famiglia che mi da sicurezza. Campioni del Mondo lo si diventa giorno dopo giorno con la costanza e l’impegno. Si parte da un talento, poi è importantissimo imparare a conoscersi ed ascoltarsi. Cuore e testa sempre: bisogna sognare in grande”. 

Pluricampionessa europea e mondiale, ben 20 titoli italiani che ora può vivere il sogno delle Olimpiadi di Tokyo 2020: ll Karate alle Olimpiadi è stata una notizia incredibile: eravamo stanchi di non essere considerati, ora il nostro sport ha la posizione che si merita. Sicuramente sarà un percorso impegnativo, fatto di responsabilità e situazioni stressanti, ma sono pronta per affrontarlo. Il livello era già altissimo prima, ora sembra stia facendo un ulteriore salto in avanti. É sbalorditiva la velocità con cui cambiano le cose, ma credo che come Italia abbiamo ancora un buon margine per fare la differenza. Tutta la Federazione Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali sta lavorando in questa direzione: dopo le medaglie di Rio nel Judo e nella Lotta, ora si punta anche sul Karate dove siamo sempre stati fortissimi”. 

Un traguardo con criteri di qualificazioni assai restrittivi: solo 10 potranno garantirsi un posto ai Giochi in Asia e la conquista del pass è un qualcosa che va ricercato facendosi trovar pronti:  “La qualificazione sará molto dura: si partirà da gennaio con la prima tappa della premier league di Parigi e sarà subito una “guerra”! Per ora sono molto soddisfatta di quest’annata dove ho portato a casa l’argento dal Campionato Europeo in Turchia e un bel bronzo agli World Games in Polonia, erano gli obiettivi dell’anno. Ora faremo tutta una serie di gare dove per me sarà più importante fare delle prove tecniche e tattiche: da gennaio non si scherza più!”.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: pagina facebook Sara Cardin

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