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Motocross, MXGP Usa 2017: Tony Cairoli vince il Mondiale se…Tutte le possibili combinazioni

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Il 17esimo round del Mondiale MXGP 2017, in programma sul crossodromo statunitense di Jacksonville, in Florida, rappresenta il primo match ball a disposizione di Antonio Cairoli per tornare ad essere campione del mondo della categoria. Il 31enne siciliano della Ktm, stante l’ampio vantaggio accumulato fin qui sui suoi rivali, può già, calcolatrice alla mano, iniziare a pensare a quali piazzamenti potranno essere utili per consentirgli di uscire con almeno 101 punti di margine sul più immediato inseguitore, che è poi il medesimo vantaggio che ha ora sul compagno di team, l’olandese Jeffrey Herlings. Con ancora cento punti in palio negli ultimi due round, da disputarsi in Olanda ed in Francia, nessuno potrebbe a quel punto più raggiungerlo.

Bisogna innanzitutto ricordare che il sistema di punteggio attuale premia i primi 20 al traguardo di ciascuna manche, assegnando punti in entrambe le gare e sommando essi al fine di definire il vincitore “overall” del Gran Premio. Al primo classificato di ciascuna prova parziale vanno 25 punti, con un sistema che, con lo scendere delle posizioni, passa a 22 (2°), 20 (3°), 18 (4°), 16 (5°), con una progressione fino ad un solo punto per il 20°. In totale, il massimo accumulabile in un MXGP è di 50 punti, derivante da una ipotetica doppietta, ed è la prima ipotesi che coronerebbe Cairoli campione del mondo aritmeticamente, poiché gli consentirebbe di allungare addirittura il gap attuale vantato, prescindendo, a quel punto, da cosa saranno in grado di fare gli avversari.

Tutte le altre possibili combinazioni di risultato, da parte del messinese, obbligano, invece, a tenere un occhio sul rendimento del succitato Herlings, ma anche a Gautier Paulin (Husqvarna) e Clement Desalle (Kawasaki), gli altri due centauri che, sulla carta, possono ancora vincere il campionato.

Sul giovane talento olandese, vicino di “casa” di Cairoli, il margine è come detto di 101 lunghezze. Per essere sicuro di superarlo a fine stagione già dopo il round americano, “Tony” deve di fatto realizzare almeno lo stesso ammontare di punti di Jeffrey, non potendosi permettere di perderne scendendo a più 100 (o sotto la tripla cifra di vantaggio, a maggior ragione), ipotesi che terrebbe ancora viva la contesa. Questo perché Herlings ha attualmente 8 manche vinte contro le 9 di Cairoli, e dunque la possibilità di superarlo in tale parametro, qualora dovesse prevalere nella suddetta voce, primario in caso di arrivo in parità al termine del campionato tra due centauri, al fine di stabilire chi prevale sull’avversario diretto.

Su Paulin e Desalle, invece, vi è margine (seppur ridotto) per poter fare peggio e conquistare meno punti, riuscendo tuttavia al contempo a garantirsi il nono Mondiale in carriera. Il francese di Husqvarna paga 105 lunghezze dal nostro portacolori, e dunque consente a Cairoli di poter anche perdere 5 punti dal 27enne transalpino, riuscendo comunque a batterlo nella generale. Il belga di Kawasaki, classe ’89, ha accumulato sin qui ben 112 lunghezze di ritardo dal nativo di Patti, ed è indubbiamente il più facilmente escludibile dalla lotta al titolo in maniera definitiva, potendo Tony anche permettersi di perdere 12 punti al suo confronto, riuscendo tuttavia a garantirsi la matematica certezza di non poter essere raggiunto dal nativo di La Louviere. Questo perché, in caso di arrivo a pari punteggio, Cairoli ha già adesso la certezza di avere più manche in carniere rispetto ai due succitati rivali diretti, fermi a quota una e due rispettivamente, senza dunque la possibilità di raggiungerlo, nemmeno facendo en plein di successi negli ultimi tre round stagionali.

Vi è infine una ipotesi, estrema, che potrebbe consentire a Cairoli di vincere il campionato pur senza conquistare alcun punto, ma di fatto prevede al contempo una pessima giornata per tutti e tre i succitati contendenti: Herlings dovrebbe infatti fare altrettanto, mentre Paulin e Desalle non ottenere più di, rispettivamente, 5 e 12 punti.

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davide.brufani@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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