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MotoGP, Mondiale 2017 – Claudio Domenicali, a.d. della Ducati: “Tutto inaspettato e bellissimo. Lotteremo fino in fondo”

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Nel mondo dei motori sta dominando il colore rosso. La Ferrari va fortissimo ed è in piena lotta per il titolo iridato con Sebastian Vettel ma anche nella MotoGP c’è una Rossa che fa sognare. È la Ducati di Andrea Dovizioso, che domenica ha raggiunto la quarta vittoria stagione sul circuito di Silverstone ritornando in vetta al Mondiale. La scuderia di Borgo Panigale è tornata in maniera prepotente e decisa ai vertici del motomondiale e l’a.d. Claudio Domenicali si gode i frutti del lavoro svolto, intervistato da La Gazzetta dello Sport. “Le gare non sono abituato a guardale da professionista ma da tifoso: domenica ho vissuto mille emozioni, con il cuore a 140 battiti. Una soddisfazione pazzesca. Un’azienda piccola che vince 4 gare e combatte a questo livello è tanta roba, inaspettato e bellissimo. È un segno della qualità del lavoro svolto dalle persone che ci lavorano e pure di Dovizioso, che è straordinario nel guidare la moto come nessuno“.

Va riconosciuto che all’inizio forse era stata eccessivo parlare di titolo. Avevamo ingaggiato un pilota campione del mondo (Jorge Lorenzo, ndr) e non avevamo ottenuto i risultati sperati. Il suo arrivo è stato però utile a Gigi Dall’Igna per lo sviluppo della moto ed ha motivato Andrea Dovizioso“. Se lo aspettava? “No, ma secondo neanche lui. Ha tirato fuori talenti nascosti che non aveva mai espresso. Lavora tanto, gestisce bene i punti deboli della moto e sfrutta alla grande i punti di forza“. Già, la moto, la GP17. “Forse è la moto più bilanciata della griglia, non lo so. Jorge ha stimolato a risolvere i problemi che avevamo e che ora sono risolti a metà. Il nostro potenziale di crescita è importante. Le ali sono state bandite e questo ci ha penalizzato, tante delle difficoltà di Jorge derivano da lì. Si tratta di interpretare i regolamenti con efficacia: creatività italiana e rigore ingegneristico sono il modo migliore per avere successo“.

Proprio Jorge Lorenzo ha ancora difficoltà nel comprendere totalmente il comportamento della sua Ducati. I suoi 12 milioni di ingaggio stridono rispetto al milione e mezzo di Dovizioso. “Sono entrambe cifre sbagliate ma riflettono il valore di entrambi i piloti in quel momento. Per onestà intellettuale dico che Lorenzo fatica più del previsto. Però a Silverstone nell’ultimo giro è andato come Dovizioso e Viñales che si giocavano la vittoria, quindi vuol dire che è arrivato. E quando arriva non lo togli più da lì davanti“. Ora Misano. “Farà tanto caldo. Ci arriviamo da leader del Mondiale ma è tutto apertissimo. Noi lotteremo fino in fondo. Andrea e Vale (Rossi, ndr) possono giocarsi la vittoria, sarebbe storico per l’Italia. In questo momento in cui tante cose non vanno, il motociclismo funziona benissimo“.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Ducati Motor

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