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MotoGP, Mondiale 2017: dopo i due passi falsi di Brno e Red Bull Ring, ora Valentino Rossi non può più sbagliare

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Sette Gran Premi alla conclusione del Mondiale MotoGP 2017 e ormai sono 33 i punti che distanziano Valentino Rossi dalla vetta della classifica, detenuta dal campione del mondo in carica, Marc Marquez. Una situazione non certo semplice per il portacolori della Yamaha che, in concomitanza con il rientro dopo la sosta estiva, ha vissuto due gare complicate che lo hanno allontanato in graduatoria e hanno fatto sorgere numerosi dubbi sul comportamento della sua M1.

Come se non bastasse, un altro aspetto che non può che far preoccupare il “Dottore” è che tra sè e Marquez troviamo anche Andrea Dovizioso e Maverick Vinales nella rincorsa al titolo. 33 punti e 3 piloti da rimontare, in appena 7 gare, 175 punti totali. Se non parliamo di una vera e propria impresa poco ci manca, per cui per Valentino Rossi la situazione è assolutamente chiara: non potrà più commettere il minimo errore da oggi al GP di Valencia.

Di pari passo, tuttavia, dovrà avvenire una notevole crescita della Yamaha che, in questo 2017, non è mai apparsa perfetta. Ad inizio stagione Maverick Vinales dominava ma poi, settimana dopo settimana, la moto ha messo in mostra diverse criticità. In primo luogo una decisa sofferenza con le gomme posteriori, uno sfruttamento imperfetto del telaio e, non ultimo, uno “spinnaggio” in uscita di curva che non permette ai piloti di sfruttare al massimo la potenza della loro M1.




Il feeling tra Rossi e la sua moto in questo 2017 è nato male e proseguito in “armistizio”. Non s’è mai avuta la sensazione di vedere il nove volte campione del mondo a proprio agio con la sua Yamaha, se non per alcuni sprazzi, come ad Assen, dove infatti arrivò l’unica vittoria stagionale. Negli altri appuntamenti il giusto assetto è stato rincorso dal pesarese nelle varie sessioni di prove libere, mentre in alcuni casi è stata trovata solamente nel Warm-up.

Tanti indizi che fanno una prova: per il numero 46 vincere questo Mondiale è ancora possibile, ma non certo semplice. Servirà un cambio di rotta deciso. Trovare le giuste soluzioni tecniche (i test di Misano di questo fine settimana potrebbero essere fondamentali in questa ottica) e tornare “cannibale”. Per puntare al Mondiale non basterà più arrivare sul podio, ma serviranno vittorie, parecchie, anche se negli ultimi 13 mesi di gare ne è arrivata appena una.

A 38 anni suonati non sarà certo semplice tornare a battagliare come negli anni d’oro, ma conoscendo Rossi sappiamo che non lascerà nulla al caso e, finchè ci sarà ancora una flebile speranza, darà tutto quello che ha a disposizione per sognare il decimo titolo mondiale della sua leggendaria carriera. Silverstone, Misano, Aragon, Motegi, Phillip Island, Sepang e Valencia. 7 tappe da non fallire. Valentino Rossi sarà in grado di stupire il mondo del Motomondiale ancora una volta?

alessandro.passanti@oasport.it

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