MotoGP, Mondiale 2017: la crescita inarrestabile della Honda. Competitiva ovunque, Marquez resta favorito

L’11° round del Mondiale 2017 di MotoGP, sul tracciato del Red Bull Ring (Austria), ci ha regalato una gara emozionante per merito di un duello palpitante tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez. Ardore, determinazione ed intelligenza, tutto condensato in una sfida senza quartiere che ha premiato il ducatista, al terzo successo stagionale, secondo in campionato con 16 punti di ritardo dallo spagnolo.

Una gara da incorniciare per il forlivese ma anche per il sig. Marquez, con 20 punti su un tracciato che, in teoria, sarebbe dovuto essere difficile per le caratteristiche della moto. Invece, la classe del campione del mondo in carica ha fatto ancora una volta la differenza e grazie ad un lavoro di crescita costante il pacchetto ispanico-giapponese la risposta è stata positiva.

Non sbaglia un colpo il 93 pur correndo sul filo del rasoio. Drifting e frenate come se non ci fossero un domani accompagnano la guida spericolata di un pilota che ha un senso del limite diverso. Come spiegare, altrimenti, quell’entrata all’ultima curva dove nessuno avrebbe mai potuto solo elaborare un’idea del genere. Probabilmente il Cabronçito è tra quelli che non conosce il significato del termine “Impossibile”.

“Ho dato tutto e questo è il bello di correre in MotoGP“. In queste parole c’è tutto Marc che corre divertendosi sfidando le leggi della fisica e dando sempre spettacolo. Non ci fosse stato lui, probabilmente, avremmo assistito ad un assolo tutto Rosso ed invece il confronto all’ultimo sangue è entrato a far parte dell’almanacco storico dei motori e di quei side by side che ognuno di noi potrà raccontare ai propri nipoti.

A sette gare dal termine, guardando tutti dall’alto, l’iberico ha di che sorridere e già dal prossimo appuntamento di Silverstone (25-27 agosto) l’obiettivo di aumentare il proprio vantaggio, su uno dei tracciati preferiti, è tutt’altro che irrealizzabile.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Foto: Valerio Origo