Nuoto
Nuoto: amore finito tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini. E la storia tra la “Divina” e i 200 sl?
Siamo davvero ai titoli di coda della storia tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini? A quanto pare sembrerebbe proprio di sì. I sussurri percepiti a bordo vasca nel darsi agonistico dei Mondiali di Budapest (Ungheria) avevano lasciato presagire ciò. E tra i “No comment” e le allusioni più o meno dirette di Magnini, sfogatosi davanti alle telecamere poco dopo l’opaca prestazione nella staffetta 4×200 sl, hanno avuto conferma nella giornata odierna da quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport.
E’ finita! Una relazione iniziata circa 6 anni fa, nel corso dei Mondiali di Shanghai, andata avanti tra alti e bassi e giunta al momento critico l’anno scorso, poco dopo le Olimpiadi di Rio 2016. Il quarto posto nella finale dei 200 stile libero donne aveva portato Federica a mettere da parte pensieri di ritiro e matrimonio con il “Re Magno”, privilegiando il nuoto. Un colpo duro per il buon Filippo, costretto successivamente a tornare alla corte di Claudio Rossetto a Roma, per le tensioni esistenti tra i due ed anche con l’allenatore Matteo Giunta, cugino proprio di Magnini e possibile nuova fiamma, secondo alcuni giornali, della “Divina”.
A Budapest l’ultimo capitolo con la vittoria dell’oro della Pellegrini nelle quattro vasche a suggello della sua voglia di continuare a nuotare ai massimi livelli. Un risultato, dunque, che ha contribuito a mettere la parola fine ma forse potrebbe non interrompere un altro legame importante, cioè quello tra la campionessa di Spinea ed i suoi 200 metri.
Al di là degli annunci più o meno convinti, poco dopo la sorprendente vittoria nelle acque magiare, nelle dichiarazioni successive ed anche ascoltando il coach Giunta si evince che il lavoro da fare nella velocità non è detto che non sia funzionale al suo 200 sl. In una distanza, infatti, nella quale le atlete dei 100 metri sono sempre più specialiste anche della doppia distanza, una preparazione su un passaggio più rapido a metà gara potrebbe essere una soluzione.
“Riciclarsi” all’improvviso velocista, infatti, non convince per caratteristiche di nuotata e fisiche. Lo sa il suo allenatore e ne sono ben consci gli addetti ai lavori. Pertanto, nel 2018, è certo che la fuoriclasse veneta si prenderà un anno “sabbatico” in stile 2013, con ritmi di allenamento ridotti per ricaricare le pile a puntare al biennio olimpico di Tokyo 2020 con estrema accuratezza. Del resto, sappiamo che Federica non è atleta che concorre “solo” per una finale. Va da sé che l’amore per le 4 vasche potrebbe avere la meglio ancora una volta.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: twitter Harbour Club