Nuoto
Nuoto, Coppa del Mondo Eindhoven 2017: Federica Pellegrini e Matteo Rivolta da primato, Gabriele Detti 2° nei 1500 sl, Marco Orsi 3° nei 100. Record del Mondo di Sjoestroem e Belmonte Garcia
Ultima giornata di finali da urlo nella terza tappa di Coppa del Mondo di nuoto in vasca corta nella Stadio del Nuoto di Eindhoven (Olanda) dedicato al grandissimo Pieter van den Hoogenband. Andiamo a raccontarvi i riscontri di questo day-2 con tanto azzurro in piscina.
100 stile libero
Pronti, via ed è subito un Chad Le Clos di lusso quello che si esibisce nella gara regina. Partenza, virate e subacquee da maestro consegnano la vittoria al sudafricano, fenomenale come al solito. Il 45″96 gli consente di aggiudicarsi il duello con il russo Vladimir Morozov (46″14). Molto bene il nostro Marco Orsi che bissa il podio di ieri nei 50 con il terzo posto odierno in 46″70, tempo non così distante dal primato italiano detenuto da egli stesso in 46″05 nell’aprile 2015.
50 rana donne
Alia Atkinson fallisce di poco l’attacco al record del mondo di 28″64, firmato da lei stessa a Tokyo l’anno scorso. Atkinson che in 28″84 ha la meglio, comunque, nel confronto con la lituana Ruta Meilutyte non in grado di tenere il ritmo indiavolato dell’avversaria chiudendo in 29″57. Sul terzo gradino del podio troviamo la danese Rikke Pedersen (30″25)
200 rana uomini
Una gara che parla decisamente russo quella di Eindhoven. Kiril Prigoda conquista il successo in 2’02″15 gestendo sapientemente il proprio sforzo, passando ai 100 metri in 59″03, e controllando sempre a distanza di sicurezza il tedesco Marco Koch, secondo in 2’02″62. Terza piazza per l’altro russo Anton Chupkov, campione del mondo di Budapest in questa specialità, con il crono di 2’02″83 che completa la festa di “Santa Madre Russia”.
400 misti donne
Tutti pronti ad applaudire Katinka Hosszu ed invece c’è una Mireia Belmonte semplicemente regale in acqua. In una delle specialità di punta della magiara, l’iberica detronizza la sua avversaria non solo vincendo la gara ma addirittura siglando il primato del mondo della distanza in 4’18″94. Una prestazione incredibile della spagnola che, soprattutto nella frazione a rana, fa la differenza, rimontando e distanziando Katinka, e toccando nettamente per prima. L’ungherese tocca la piastra in 4’25″18 dovendosi guardare anche dall’americana Ella Eastin (4’26″06). Autrice di una buona prestazione anche la nostra Ilaria Cusinato, quarta in 4’34″11.
50 dorso uomini
Sono del bielorusso Pavel Sankovich (22″84) i 50 dorso: dominio in vasca dell’atleta dell’Est che sfruttando anche una buona partenza crea un gap incolmabile coi rivali che debbono accontentarsi delle restanti posizioni. Il tedesco Christian Diener centra il secondo posto in 23″31 mettendo le mani davanti al giapponese Masaki Kaneko (23″55), impostosi ieri nella distanza doppia.
100 dorso donne
Non certo una giornata da incorniciare per la Hosszu che, dopo i 400 misti, non centra il bersaglio grosso neanche nelle quattro vasche del dorso. E’ infatti Emily Seebohm a toccare per prima in 56″00. Un’egemonia australiana fin dal primo metro e mai in discussione. La magiara chiude in terza piazza con il crono di 58″11 preceduta da Olivia Smoliga (56″58), palesando un po’ di stanchezza.
200 misti
Misti maschili che sorridono alla Germana grazie a Phillip Heintz in 1’53″23. Grande prova del tedesco che distribuisce senza incertezze lo sforzo nei quattro stili controllando il tentativo di rimonta con la rana di Prigoda e vincendo in 1’53″23 mentre il russo stampa il tempo di 1’53″81. Podio completato da Clyde Lewis in 1’54″54 che, secondo nelle frazioni farfalla-dorso, alza bandiera bianca nei confronti del russo nell’ultima parte.
1500 stile libero
E’ seconda piazza per Gabriele Detti nei 1500 stile libero uomini. Il toscano, al lumicino delle forze, dopo un buon avvio e con un 1″ di vantaggio sul norvegese Henrik Christiansen si arrende ai 1000 metri al cospetto di un classe ’96 scandinavo in palla, vittorioso con il tempo di 14’26″48 mentre il livornese chiude in 14’28″43. Una buon riscontro, comunque, per l’azzurro che va in vacanza meritatamente, dopo aver emozionato il pubblico ai Mondiali e fatto un’esperienza formativa in World Cup. Terza posizione per l’olandese Ferry Weertman (14’50″27), campione olimpico della 10km che non disdegna la piscina e la sfrutta come allenamento in funzione delle acque libere.
50 farfalla donne
Una super sfida nei 50 farfalla donne tra Ranomi Kromowidjojo e Sarah Sjoestroem che a sorpresa vede l’olandese vittoriosa per appena un centesimo sulla scandinava: 24″54 per Ranomi contro il 24″55 di Sarah. Un confronto serratissimo che premia l’orange dando una grande soddisfazione al pubblico presente. Festa tulipana completata dal terzo posto dall’altra padrona di casa Maalke De Waard in 25″46.
200 stile libero donne
Sjoestroem che non ci sta ad avere un ruolo da secondo piano ed allora quale occasione migliore se non sbancare nei 200 stile libero con Federica Pellegrini? Missione compiuta per la nordica che, sorprendendo tutti, stabilisce il nuovo primato del mondo sulla distanza in 1’50″43 volando letteralmente sull’acqua e chiudendo l’ultimo 50 metri in 27″82. Vero è che la campionessa di Spinea non ha affatto sfigurato, anzi…L’azzurra con il crono di 1’51″63 ha siglato il primato italiano in tessuto in 1’51″63, dimostrando grande forza d’animo e determinazione in una specialità che la esalta sempre. Che sia davvero l’ultimo 200 della sua carriera? Niente da fare invece per l’olandese Femke Heemskerk che, forzando nella prima parte, cede nel finale arrivando terza in 1’52″24.
100 farfalla
Colori azzurri protagonisti anche in questa finale. Matteo Rivolta, reduce da una stagione con più ombre che luci, si riscatta giungendo secondo alle spalle del mitico ungherese Laszlo Cseh (49″09), stampando il nuovo record italiano sulla distanza di 49″54 ed abbassando di un centesimo il precedente limite, firmato proprio da Rivolta a Netanya (Israele) nel 2015. Un segnale di vitalità per il lombardo intenzionato a tornare ad alto livello anche nella piscina olimpica. Terza posizione per l’americano Tom Shields in 49″70.
4×50 stile libero mista
Non può che essere olandese questa gara. Jesse Pus, Thorn De Boer, Femke Heemskerk e Ranomi Kromowidjojo garantiscono il successo in 1’28″90 precedendo l’Australia in 1’30″72 e l’Austria in 1’33″83.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Deepbluemedia
Gabriele Dente
12 Agosto 2017 at 23:46
Che nei 100 m Pellegrini sia lontana dall’élite è un dato di fatto incontrovertibile. Per noi ma ancor più per lei (dice di volerli fare non certo per vincere ma per divertirsi). Dubito che nella testa di un’atleta che ha appena vinto un mondiale ci sia realmente l’intenzione di abbandonare quella gara per dedicarsi ad un’altra in cui non è competitiva. Possono essere diversi i motivi per cui dice di non voler fare più i 200. Ma mi stupirebbe se lo facesse davvero. A Budapest abbiamo visto forse la miglior gara della sua carriera. Un’atleta che dopo Londra sembrava finita e che invece, dopo un “inseguimento” durato 5 anni, torna a vincere un mondiale battendo le nuove leve decide di non farsi rivedere in quella gara ai mondiali e ai giochi? Sarà, ma non ci credo…