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Nuoto, dove può arrivare Simona Quadarella? Oro impossibile con Katie Ledecky davanti, ma ampi margini negli 800

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Leggiadria e grande resistenza allo sforzo. Sono queste le armi di colei che, dietro a Federica Pellegrini, è riuscita a lasciare un segno nelle acque della Duna Arena di Budapest (Ungheria), nel corso degli ultimi Mondiali di nuoto sul versante femminile italiano.

Stiamo parlando di Simona Quadarella, medaglia di bronzo nei 1500 stile libero e finalista negli 800. Un’esperienza da incorniciare per la giovane atleta romana che ha stupito per personalità nella gara più faticosa della piscina esibendo una condotta di gara sempre all’attacco senza temere la fatica. Mentre il missile statunitense Katie Ledecky otteneva il suo dodicesimo sigillo iridato, la ragazza allenata di Christian Minotti, ex grande fondista nostrano, duellava come una veterana, piegando le velleità delle ungheresi ed arrendendosi solo al rush finale dell’iberica Mireia Belmonte Garcia. Quel 15’53″86 ed i 10 secondi abbattuti al suo personale sono valsi il terzo gradino del podio ma anche un miglioramento cronometrico sostanziale avvicinandola sempre di più ad una campionessa come Alessia Filippi che nel 2009 si laureò campionessa del mondo a Roma. 

“In questo momento le mie caratteristiche sono simili a quelle di Gregorio Paltrinieri ma vorrei essere come Gabriele Detti”, ha confessato Simona parlando del suo straordinario risultato. Il settimo posto negli 800 stile libero, vinti sempre dalla Ledecky, sono il chiaro segnale che margini di miglioramento ve ne sono ancora tanti e se l’obiettivo è quella di una poliedricità, simile a quella del toscano (oro e bronzo a Budapest negli 800 e 400 sl), vuol dire che le motivazioni per la 19enne laziale sono tantissime.

Certo, pensare di arrivare a lottare in prospettiva con un mostro come la statunitense è cosa assai ardua ma per una replica del podio, nelle distanze del mezzofondo, l’obiettivo non è certamente una chimera. La piscina magiara lo ha detto chiaramente: la nuotatrice che tanto bene ha fatto nelle categorie giovanili, sta diventando grande ed acquisendo sempre più consapevolezza nei propri mezzi.

Ebbene si, è dal punto di vista della fiducia che la Quadarella ha fatto lo step più importante in questo 2017 magico. Le vittorie dei titoli italiani a Riccione, i primati personali abbattuti nelle 16 e 30 vasche testimoniano una crescita costante che può portare l’azzurra a visitare territori sconosciuti, diventandone in breve padrona. Del resto, in vista di Tokyo 2020, consapevoli del fatto che i 1500 saranno presenti nel programma a Cinque Cerchi, Minotti e la sua allieva lavoreranno duro per dar seguito al sogno, arrivando con ancor più carica in vista di quel che potrebbe essere ancor più grande.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: pagina facebook Simona Quadarella

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