Nuoto
Nuoto, Mondiali juniores Indianapolis 2017: in finale le due staffette miste azzurre, eliminati Federico Burdisso ed Anna Chiara Mascolo nei 200 farfalla e 200 sl
Ultima giornata di batterie ad Indianapolis (Usa) nei Mondiali di nuoto juniores e pochi ma intensi sprazzi d’azzurro.
Nelle heat della 4×100 mista maschile, infatti, Thomas Ceccon (55″75), Alessandro Pinzuti (53″60) e Davide Nardini (49″54) hanno centrato la finale con il miglior crono di 3’39″04 a precedere gli Usa (3’40″88) e la Polonia (3’41″39). Una conferma, dunque, del valore di questa squadra vincitrice dell’oro europeo quest’anno a Netanya (Israele). Ora, pensare che si possa ottenere il massimo possibile anche nella vasca statunitense è quantomeno ardito visto che le squadre più forti inseriranno i loro calibri da novanta ma anche l’Italia potrà contare su un Nicolò Martinenghi in più e quindi ci potrebbero essere sorprese in vasca. Hanno raggiunto l’obiettivo della top8 anche le ragazze della mista. Tania Quaglieri (1’02″84), Anna Pirovano (1’10″90), Maria Giovanna Masciopinto (1’01″36) e Giorgia Romei (57″31) saranno parte dell’atto conclusivo con l’ultimo crono utile in 4’12″41, nella graduatoria capeggiata dal Canada (4’03″14).
Non altrettanto fortunate, invece, le prestazioni di Federico Burdisso ed Anna Chiara Mascolo nei 200 farfalla uomini e 200 stile libero donne. Il primatista italiano di categoria “ragazzi” (con il tempo di 1’57″83) è rimasto lontano dal suo miglior riscontro che gli valse in Israele l’argento europeo. Probabilmente, giunto in questa rassegna con tanta stanchezza, il giovanissimo delfinista azzurro (classe 2001) non si è presentato nelle migliori condizioni ottenendo un riscontro di 2’01″05, crollando letteralmente nell’ultima vasca (33″19) dopo essere stato in lizza per la qualificazione alla finale al passaggio dei 150 metri. In vetta alla graduatoria, manco a dirlo, Kristof Milak, eccezionale come al solito, in 1’56″91 nuotato in grande scioltezza. Il magiaro, dopo l’argento assoluto dei 100 farfalla a Budapest e l’oro nella medesima specialità ad Indianapolis, punta alla magica doppia.
Per quanto riguarda l’atleta toscana allenata da Marco Marsilli il 2’03″45 è abbondantemente più alto dell’1’59″99 nuotato a Netanya ed è pertanto con un filo di rammarico che si deve registrare una controprestazione di questo genere, tenendo conto che con quel tempo l’azzurrina sarebbe entrata facilmente in finale. Vero è che lo stesso discorso fatto per Burdisso vale anche per lei. Il miglior tempo infatti è stato della russa Irina Krivonogova (1’58″74) a precedere la tedesca (classe 2002) Isabel Marie Gose (1’59″65) e la campionessa d’Europa giovanile Ajna Kesely (1’59″70). Ci attende dunque una bella sfida, verosimilmente, tra queste tre atlete che si contenderanno il successo con la Kesely favorita, visto quanto dimostrato già in questa piscina con l’oro nei 400 sl (4’06″72).
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Credit La Presse